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    Migliaia di persone si sono radunate lungo le strade di Israele per dare l’ultimo saluto a Shiri Bibas e ai suoi due figli, Ariel e Kfir, brutalmente assassinati dai terroristi di Hamas durante la prigionia a Gaza. Il corteo funebre ha attraversato diverse città, tra cui Rishon Lezion, Yavne, Ashdod e Ashkelon, prima di giungere nel kibbutz di Nir Oz, dove si è svolta la cerimonia. In un’atmosfera carica di dolore e commozione, Yarden Bibas, marito di Shiri e padre di Ariel e Kfir, ha dato loro l’addio circondato dall’affetto dei familiari e sostenuto dalla sorella Ofri. Le sue parole strazianti hanno reso il dolore tangibile per tutti i presenti.
    Nel suo discorso, Yarden ha ricordato con amore e dolore la moglie e i figli, evocando i momenti felici trascorsi insieme e il profondo legame che li univa. “Shiri, ti amo e ti amerò per sempre. Sei stata la migliore moglie e madre che potessi desiderare. Mi mancherai in ogni decisione, in ogni istante della mia vita”. Particolarmente toccante è stato il ricordo dell’ultima conversazione avuta con Shiri nel rifugio del kibbutz, poco prima del rapimento: “Ti ho chiesto se dovevamo combattere o arrenderci. Mi hai detto di combattere, e io l’ho fatto. Shiri, mi dispiace di non essere riuscito a proteggervi”. Infine, Yarden le ha chiesto di vegliare su di lui, proteggendolo dalle scelte sbagliate e dall’oscurità del dolore.


    Rivolgendosi al primogenito Ariel, di quattro anni, Yarden ha ricordato il suo sorriso contagioso, la sua energia e la gioia che portava nella loro vita: “Chuki, il giorno in cui sei nato, sono cambiato. Mi hai insegnato cosa conta davvero nella vita. Spero che in paradiso tu stia facendo ridere tutti con i tuoi scherzi, che ci siano tante farfalle da osservare, come amavi fare nei nostri picnic”.
    Infine, l’addio al piccolo Kfir, di appena dieci mesi: “Poopik, sei stato la perfezione che non sapevo mi mancasse. Il tuo sorriso e la tua risata mi hanno conquistato all’istante. Mi dispiace di non averti protetto, ma sappi che ti amo con tutto il cuore”.
    Anche Dana Silberman-Sitton, sorella di Shiri, ha preso la parola, ricordando la vita piena d’amore della sua famiglia e rivolgendo dure parole contro chi non è riuscito a riportarli vivi a casa. “Vi chiedo perdono a nome di chi non vi ha protetto quel giorno e di chi ha impiegato troppo tempo a riportarvi a casa. Ma non ci spezzeranno. Il loro obiettivo è fallito, perché siamo diventati più forti, più uniti, invincibili”.
    Ofri Bibas Levy, sorella di Yarden, ha sottolineato come il perdono presupponga l’assunzione di responsabilità: “Molti ci chiedono perdono, ma il perdono presuppone che si accetti la responsabilità e si impari dagli errori. Non c’è perdono senza assunzione di colpe. Questo disastro non sarebbe mai dovuto accadere e non deve mai più accadere”. Le sue parole hanno ribadito il valore della vita e la determinazione di Israele a non perdere la propria umanità: “Non possiamo lasciare nessuno indietro. Se lo facciamo, perdiamo noi stessi”.
    Shiri, Ariel e Kfir Bibas sono stati sepolti insieme, in un’unica bara, simbolo della loro unione spezzata dalla brutalità dei terroristi di Hamas.

    ISRAELE

    Funerali della famiglia Bibas. Yarden: “Shiri, mi dispiace di non essere riuscito a proteggervi”

    Di Redazione

    Migliaia di persone si sono radunate lungo le strade di Israele per dare l’ultimo saluto a Shiri Bibas e ai suoi due figli, Ariel e Kfir, brutalmente assassinati dai terroristi di Hamas durante la prigionia a Gaza. Il corteo funebre ha attraversato diverse città, tra cui Rishon Lezion, Yavne, Ashdod e Ashkelon, prima di giungere nel kibbutz di Nir Oz,…

    ROMA EBRAICA

    Il suono dello Shofar e l'addio della Comunità Ebraica a Shiri, Ariel e Kfir Bibas

    Di Michelle Zarfati

      Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da Shalom (@shalom.it) Questa mattina, la Comunità Ebraica di Roma ha deciso di porgere l'ultimo saluto a Shiri, Ariel e Kfir Bibas. In concomitanza con i funerali in Israele, la Comunità e gli studenti si sono riuniti nel cortile del Palazzo della Cultura, per suonare lo Shofar e accompagnare simbolicamente…

    ISRAELE

    OGGI NO, PIANGIAMO LE NOSTRE FIGLIE E I NOSTRI FIGLI

    Di Angelica Edna Calò Livnè

    Siamo in strada, in tutti gli incroci di Israele, con le bandiere, i palloncini arancioni, le immagini di Batman e il cuore frantumato, a dare l’ultimo saluto a Shiri, Ariel e Kfir Bibas e, con loro, a 55 ragazzini al di sotto dei 17 anni ormai dimenticati, bruciati, strangolati, decapitati e massacrati il 7 ottobre. In questo giorno terribile, mi…

    ISRAELE

    Israele: l’addio a Shiri, Ariel e Kfir Bibas

    Di Redazione

    Migliaia di persone si sono radunate lungo le strade di Rishon Lezion, a sud di Tel Aviv, per assistere al passaggio del corteo funebre di Shiri, Ariel e Kfir Bibas, rapiti dai terroristi di Hamas il 7 ottobre 2023 e assassinati durante la prigionia a Gaza. Tanti i palloncini arancioni, i cartelli e le bandiere israeliane tenuti in mano dalla…

    NEWS

    Le verità nascoste delle ratlines: Milei riapre il caso dei nazisti fuggiti in Argentina

    Di Nicole Nahum

    Il presidente argentino Javier Milei ha annunciato una mossa storica, che potrebbe riaccendere il dibattito su uno degli episodi più oscuri del dopoguerra: la declassificazione dei documenti relativi alle "ratlines" naziste, le rotte di fuga utilizzate da migliaia di criminali di guerra per rifugiarsi in Argentina dopo la Seconda Guerra Mondiale. L’annuncio è avvenuto durante un incontro con il Simon…

    NEWS

    L’ex ostaggio Noa Argamani parla al Consiglio di Sicurezza dell’Onu

    Di Redazione

    Per la prima volta un ex ostaggio di Hamas parlerà al briefing del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Sarà Noa Argamani, 27 anni, invitata da Danny Danon, ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite, alla sessione mensile di martedì sulla situazione in Medio Oriente. L’esercito israeliano ha liberato Argamani, insieme ad altri 3 ostaggi, l'8 giugno 2024, dopo otto mesi di…

    ROMA EBRAICA

    Victor Fadlun, confermate le dimissioni. Comunità di Roma al voto l’8 giugno

    Di Redazione

    Il prossimo 8 giugno la Comunità Ebraica di Roma tornerà al voto con due anni di anticipo. Dopo la riunione del Consiglio di ieri sera, infatti, le dimissioni annunciate nei giorni scorsi dal Presidente Victor Fadlun sono state ratificate. Il Presidente della CER aveva annunciato la volontà di dimettersi dopo non aver ottenuto nel Consiglio l’ampia maggioranza che riteneva indispensabile…

    NEWS

    Muore a 113 anni la più anziana sopravvissuta alla Shoah

    Di Michelle Zarfati

    Si chiamava Rose Girone, la più anziana sopravvissuta alla Shoah. La donna si è spenta lunedì sera all'età di 113 anni. Nata in Polonia, Girone è fuggita dalla persecuzione nazista, scappando a Shanghai prima di emigrare negli Stati Uniti nel 1947. La causa della morte, secondo la figlia Reha Bennicasa, era legata all'estrema anzianità della donna. Girone, che gestiva un…

    NEWS

    Anne Bayefsky, esperta di Diritti Umani, accusa l’ONU: “Ha il sangue dei Bibas sulle mani”

    Di Luca Spizzichino

    Le dichiarazioni del Segretario Generale dell’ONU, Antonio Guterres, e dell’Alto Commissario per i Diritti Umani, Volker Turk, sulla restituzione dei corpi della famiglia Bibas, non solo hanno mancato di condannare con fermezza l’efferatezza del crimine, ma hanno evidenziato un allarmante doppio standard nel trattamento delle vittime israeliane. A denunciare questa situazione ad Arutz 7 è la professoressa Anne Bayefsky, direttrice…

    ISRAELE

    "Non è morto, è nella mia stanza": i piccoli d'Israele fronteggiano la morte di Ariel Bibas

    Di Michelle Zarfati

    Tutto lo Stato ebraico - e tutto il mondo ebraico - è in lutto per l'uccisione a sangue freddo dei piccoli Bibas e della mamma Shiri. Ma chi soffre particolarmente in questo momento sono i bambini israeliani, amici e compagni dei Bibas. In un discorso straziante durante una manifestazione dei residenti del kibbutz Nir Oz che ha avuto luogo sabato,…