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Ultimo numero Maggio – Giugno 2025

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    Lo scorso lunedì abbiamo festeggiato il Capodanno degli alberi, Tu Bishvat, una data del calendario ebraico che oggi ci permette di fermarci e riflettere sulla perfezione del mondo in cui viviamo.

    In molte case si organizza una cena durante la quale si assaporano diversi tipi di frutta accompagnandoli con del vino per celebrare il passaggio dall’inverno alla primavera, periodo di fioritura e calore.

    Il ciclo naturale delle piante potrebbe sembrarci qualcosa di miracoloso e se vogliamo quasi automatico scontato. Camminando per le strade delle nostre città ammiriamo alberi spogli che lentamente si riempiono di foglie, pensando che così deve essere e così sempre sarà. Invece Tu Bishvat ci insegna che senza la cura, l’impegno e la responsabilità reciproca il miracolo della natura non può compiersi. Se ognuno di noi non si impegna per un bene collettivo, ma resta nel proprio orticello, la natura non potrà seguire il suo corso e lo spettacolo dei mandorli in fiore sarà solo un ricordo.

    Il Capodanno degli alberi non è solo un richiamo all’ecologia, mai come in questo momento è la chiara prova dell’importanza della collaborazione e dell’altruismo.

    Vi propongo a tal proposito la mia ricetta ‘svuota avanzi’ di frutta secca, un modo per evitare gli sprechi di cibo ed avere un dolce speciale per il prossimo shabbat.

     

    INGREDIENTI: 

    450 gr di frutta secca mista (noci, nocciole, datteri, albicocche secche, chi più ne ha più ne metta)

    125 gr farina

    1 cucchiaio di lievito per dolci

    3 uova

    Mezzo bicchiere zucchero

    ¼ bicchiere di olio di semi

    1 cucchiaino di cannella

     

    PREPARAZIONE:

    La ricetta è complicata e bisogna seguire i passaggi molto attentamente.

    Tritare in maniera grossolana la frutta secca. Mischiare tutti gli ingredienti.

    Riempire uno stampo da plumcake, infornare a 180 gradi per circa 40 minuti. Cospargere di zucchero a velo. Che fatica!!!!

    Cultura

    La torta di Tu Bishvat

    Di Giulia Gallichi Punturello

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    ROMA EBRAICA

    Rav Dov Izhak Freilich, il rabbino che aiutò la ricostruzione della Comunità ebraica di Roma

    Di Donato Moscati

    “Il giorno in cui venne liberato da Bergen-Belsen era un venerdì, mancava poco all’inizio di Shabbat ed erano quattro anni che mio nonno non poteva celebrarlo”. Si lascia tradire dall’emozione Elie Lowy, nipote di Rav Dov Izhak Freilich, mentre racconta il momento della riconquista della libertà e del momento in cui suo nonno ha potuto ricominciare a vivere da ebreo. Siamo…

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    La quinta mitzvà del decalogo è quella di onorare i genitori, come è scritto: “Onora tuo padre e tua madre” (Shemòt, 20:12).  Nella Torà vi sono 613 mitzvòt ed è nostro dovere osservarle tutte, anche se la Torà solo raramente ne spiega i motivi. Con tutto ciò il Maimonide (Cordova, 1138-1204, Il Cairo) nella Guida dei Perplessi (III, cap. 26, 31, 48) scrive che egli segue l’opinione…

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