Skip to main content

Ultimo numero Maggio – Giugno 2025

Scarica il Lunario

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    Sembra
    di essere su Marte, ma è nel cratere Ramon del Negev Meridionale d’Israele che,
    settimane fa, sei astronauti provenienti da diversi paesi hanno iniziato il
    progetto di simulazione della vita sul pianeta rosso. Per un mese hanno condotto
    esperimenti per rendere sempre più vicino e concreto il viaggio dell’uomo verso
    Marte.

    Il
    programma di un mese, intitolato AMADEE-20, è stato l’epilogo di una
    collaborazione quadriennale tra centinaia di ricercatori provenienti da
    venticinque paesi diversi. L’iniziativa è stata guidata dal Forum Spaziale
    Austriaco in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Israeliana, attraverso
    l’organizzazione israeliana D-MARS.

    I
    sei astronauti “analogici” – così chiamati perché operano in ambienti analoghi
    allo spazio – hanno trascorso tre settimane isolati dal mondo esterno, in
    condizioni fedeli a quelli riscontrabili su Marte. Comunicazioni con il centro
    di controllo – situato in Austria – veicolate con un ritardo di circa dieci
    minuti, doccia con acqua limitata e risoluzione di tutti i problemi in corso
    d’opera senza aiuti esterni. Gli astronauti hanno condotto numerosi esperimenti
    al fine di avvicinarsi sempre più all’inizio di una missione con equipaggio su
    Marte. Tra questi, il test delle tute spaziali – pesanti più di 50 chili- di
    cui sono stati equipaggiati.

    Perché
    è stato scelto proprio il Negev come sito d’esercitazione? Il paesaggio
    roccioso color ruggine del cratere Ramon e le sue condizioni climatiche sono
    stati considerati come una sostituzione valida alle condizioni atmosferiche di
    Marte. “Una formidabile analogia – ha detto Gernot Gromer, direttore del Forum
    spaziale austriaco, durante la cerimonia di chiusura del programma – Gli
    astronauti non erano su Marte, ma nemmeno completamente sulla Terra”.

    L’esperienza,
    sostengono gli scienziati, è stata realistica. “Non è difficile entrare in
    questa mentalità – ha detto Anika Mehlis, unica donna della squadra – La
    mattina, quando ti svegli e guardi fuori dalle piccole finestre, e vedi questo
    paesaggio rosso, e non c’è nessuno, e non puoi uscire, e le uniche
    comunicazioni sono con un ritardo, inizi a sentirti davvero isolato”.

    Un
    piccolo passo verso la conquista di Marte. Gli astronauti coinvolti
    nell’esperimento sono fiduciosi delle proprie scoperte, ed il sogno sembra non
    essere troppo futuro. Addirittura, è probabile che “il primissimo essere umano
    a camminare su Marte sia già nato” ha detto Gromer. Le imprese pubbliche e
    private stanno correndo verso Marte. Sia l’ex presidente degli Stati Uniti,
    Barack Obama, che il fondatore di SpaceX, Elon Musk, hanno dichiarato che gli
    esseri umani avrebbero camminato sul Pianeta Rosso in pochi decenni. Nel
    frattempo, nuovi sfidanti come la Cina si sono uniti agli Stati Uniti e alla
    Russia nella corsa verso Marte. 

    ISRAELE

    Il Negev come Marte: conclusa l'esercitazione astronautica nel cratere Ramon

    Di David Di Segni

    Sembra di essere su Marte, ma è nel cratere Ramon del Negev Meridionale d’Israele che, settimane fa, sei astronauti provenienti da diversi paesi hanno iniziato il progetto di simulazione della vita sul pianeta rosso. Per un mese hanno condotto esperimenti per rendere sempre più vicino e concreto il viaggio dell’uomo verso Marte.Il programma di un mese, intitolato AMADEE-20, è stato…

    NEWS

    Israele, trovato antico anello d’oro con pietra viola

    Di Jacqueline Sermoneta

    È stato rinvenuto a Yavne, città a sud d’Israele, durante i lavori d’estensione delle infrastrutture urbane, uno spettacolare anello d’oro con una pietra viola incastonata, risalente, con tutta probabilità, a prima del periodo bizantino.Secondo gli archeologi della Israel Antiquities Authority (Iaa), che hanno condotto gli scavi, il piccolo gioiello d'oro pesa poco più di 5 grammi e la pietra viola…

    ITALIA

    Edith Bruck contro il sindaco Anzio: “Non accetto il Premio per Pace”

    Di Donato Moscati

    In una lettera indirizzata al sindaco di Anzio Candido De Angelis, Edith Bruck rifiuta il Premio per la Pace che la cittadina laziale le ha conferito.“Gentile Sindaco De Angelis, sarei tornata volentieri per il Premio per la Pace nella Sua città se nel frattempo non avessi saputo che è stata negata la benemerenza ad una mia correligionaria, Adele Di Consiglio.…

    Cultura

    Inaugurata al MEIS- Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah la mostra “Oltre il Ghetto. Dentro e fuori”.

    Di Giorgia Calò

    Si completa il ciclo della storia degli ebrei in Italia narrato al MEIS - Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara.Si completa il ciclo della storia degli ebrei in Italia narrato al MEIS - Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara. Inaugurata lo scorso 28 ottobre la mostra “Oltre il Ghetto. Dentro e fuori”, curata da…

    ISRAELE

    La casa d’asta Tzolman's Auction mette in vendita i timbri con cui venivano marchiati i prigionieri nazisti. L’indignazione dei sopravvissuti alla Shoah

    Di Michelle Zarfati

    Alcuni rappresentanti ebrei e sopravvissuti alla Shoah hanno espresso risentimento e indignazione lunedì, dopo che a Gerusalemme una famosa casa d'asta, ha messo in vendita una serie di timbri contenenti aghi utilizzati dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale, per tatuare numeri sulle braccia dei prigionieri ebrei nel campo di sterminio di Auschwitz.“Mentre il mondo si appresta a celebrare l'anniversario…

    ISRAELE

    La casa d’asta Tzolman's Auction mette in vendita i timbri con cui venivano marchiati i prigionieri nazisti. L’indignazione dei sopravvissuti alla Shoah

    Di Redazione

    Alcuni rappresentanti ebrei e sopravvissuti alla Shoah hanno espresso risentimento e indignazione lunedì, dopo che a Gerusalemme una famosa casa d'asta, ha messo in vendita una serie di timbri contenenti aghi utilizzati dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale, per tatuare numeri sulle braccia dei prigionieri ebrei nel campo di sterminio di Auschwitz.“Mentre il mondo si appresta a celebrare l'anniversario…

    ROMA EBRAICA

    Novara: “Giusto denunciare, ma non facciamo il loro gioco” – Intervista a Ruth Dureghello

    Di Olga Melasecchi

    Il macabro corteo di manifestanti “no green pass” che ha sfilato a Novara, con il filo spinato e i vestiti che imitavano quelli degli internati nei campi di sterminio, ha sollevato molte reazioni del mondo politico, dell’opinione pubblica e delle comunità ebraiche. Farsi sentire, d’accordo, ma non sempre, perché quando i paragoni tra Shoah, green pass e vaccini diventano una…

    NEWS

    Ambasciatore israeliano all’ONU strappa rapporto contro Israele, come fece Herzog nel ‘75

    Di David Di Segni

    Lo scorso venerdì si è tenuta un'udienza speciale all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, in cui è stato presentato il rapporto annuale dal presidente del Consiglio per i diritti umani. Nuove condanne sono arrivate nei confronti di Israele, che risponde con parole dure e fatti concreti."Dalla sua istituzione, il Consiglio per i diritti umani ha condannato Israele 95 volte rispetto alle…

    NEWS

    Il nonno materno di Eitan Biran fa ricorso al tribunale di Tel Aviv

    Di Redazione

    Shmuel Peleg, il nonno materno del piccolo Eitan, unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, ha presentato ricorso alla Corte distrettuale di Tel Aviv contro la sentenza del tribunale a favore della zia residente in Italia. La sentenza della scorsa settimana stabiliva che Eitan dovesse tornare in Italia a vivere con la zia paterna. La notizia del ricorso è stata annunciata da…

    ITALIA

    Novara: “Quattro cretini in cerca di visibilità, e purtroppo l’hanno avuta” - Intervista a Gaia Tortora

    Di Ariela Piattelli

    «Per rispetto alla comunità ebraica la fate finita di mostrare le immagini di quei quattro cretini sfilare come deportati?» lo scrive la giornalista e conduttrice Gaia Tortora in un tweet, intervenendo sulla diffusione delle immagini della manifestazione “No Green Pass” a Novara, in cui un piccolo e macabro corteo è tornato a paragonare la Shoah alle politiche anti Covid, sfilando…