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    Davi Samuel Alcolumbre Tobelem è nato il 19 giugno 1977 a Macapá, nello stato dell’Amapá. Proviene da una famiglia di origine sefardita con radici in Marocco, da immigrati marocchini originari di Tangeri. I suoi genitori sono Samuel José Tobelem e Júlia Peres Alcolumbre.
    Politico brasiliano affiliato a União Brasil (ex DEM), è stato eletto senatore dell’Amapá nel 2014. Il 1º febbraio 2019, ha fatto la storia diventando il primo ebreo eletto Presidente del Senato Federale, consolidando così la sua leadership nel panorama politico brasiliano. Il 1º febbraio 2025, è stato rieletto Presidente del Senato Federale con 73 voti su 81, un risultato che conferma il forte appoggio della maggioranza dei senatori alla sua leadership.
    La sua rielezione è un fatto significativo non solo per la sua carriera personale, ma anche per la storia della comunità ebraica in Brasile. La presenza ebraica nel paese risale all’epoca coloniale, con un forte insediamento nella regione amazzonica, dove molti ebrei sefarditi provenienti dal Marocco, e anche dal Portogallo, si stabilirono nel XIX secolo. Le città di Belém, Manaus e Macapá, divennero importanti centri per la comunità ebraica, che si dedicò al commercio e alla lavorazione della gomma durante il boom dell’estrazione del caucciù.
    Nonostante questa lunga storia, la partecipazione ebraica alla politica brasiliana è stata limitata fino al XX secolo. Solo negli ultimi decenni alcuni esponenti di origine ebraica hanno occupato posizioni di rilievo. Tuttavia, nessun ebreo nato in Amazzonia aveva mai raggiunto la presidenza del Senato prima di Alcolumbre, rendendo il suo primo mandato un evento storico per la rappresentanza politica della comunità ebraica.
    Durante il suo primo mandato come Presidente del Senato (2019-2021), ha affrontato sfide cruciali, tra cui la crisi legata alla pandemia di COVID-19, dimostrando capacità di mediazione e gestione del dibattito parlamentare. Ha giocato un ruolo fondamentale nel garantire l’approvazione di misure di emergenza per mitigare gli effetti economici della crisi sanitaria, lavorando per garantire aiuti alle fasce più vulnerabili della popolazione.
    Oltre alla sua carriera politica, Alcolumbre si è sempre espresso con fermezza contro l’antisemitismo e ogni forma di intolleranza. Nel 2019, ha ribadito la necessità di contrastare l’odio, il razzismo, il sessismo e l’omofobia. Nel 2020, dopo essere stato vittima di attacchi antisemiti, ha ricevuto la solidarietà di numerosi senatori, riaffermando l’urgenza di combattere il pregiudizio. Nel 2023, ha partecipato a sessioni tematiche in Senato dedicate alla lotta contro l’antisemitismo, confermando il suo impegno nella difesa della dignità umana.
    La sua rielezione nel 2025 dimostra la continuità del suo progetto politico e il riconoscimento del suo ruolo nella politica nazionale. Il suo percorso non solo rappresenta un importante traguardo nella rappresentanza della comunità ebraica in Brasile, ma testimonia anche la sua dedizione alla costruzione di un paese più giusto e inclusivo.

    Mondo

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    ROMA EBRAICA

    Un israeliano a Roma

    Di Lilli Spizzichino

    Aubrey Solomon Meir Eban, meglio noto come Abba Eban. Chi si ricorda di questo importante politico israeliano? Nato a Città del Capo il 2 febbraio 1915, fu tra i fondatori dell’Organizzazione Sionista Mondale, combatté nell’esercito britannico contro i nazisti e i loro alleati. Fece l’aliyah e nel 1946 fu chiamato a far parte del comitato speciale delle Nazioni Unite. Il…

    ROMA EBRAICA

    Voci di casa. I diari degli ebrei italiani raccontano la Shoah in un libro di Umberto Gentiloni Silveri e Stefano Palermo

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    ISRAELE

    Eyal Zamir nominato nuovo Capo di Stato Maggiore dell'IDF

    Di Luca Spizzichino

    Eyal Zamir è stato scelto come prossimo Capo di Stato Maggiore dell’esercito israeliano. La nomina, annunciata dal primo ministro Benjamin Netanyahu e dal ministro della Difesa Israel Katz, sarà effettiva dal 6 marzo, quando Zamir assumerà ufficialmente il ruolo, diventando il 24º Capo di Stato Maggiore dell'IDF. Zamir prenderà il posto di Herzi Halevi, che ha annunciato le sue dimissioni…

    Cultura

    Eroine della libertà: nove donne indimenticabili nel nuovo libro di Elisabetta Fiorito

    Di Michelle Zarfati

    Il coraggio è donna nel nuovo libro di Elisabetta Fiorito “Eroine della libertà” (Sole 24 ore). Nove donne diverse, vissute in epoche diverse, ma accomunate dalla tenacia, la cultura, l’orgoglio e soprattutto la loro identità ebraica. Un romanzo che mette in scena nove eroine simbolo di resilienza ed emancipazione femminile, ma è la decima donna che colpisce: l’autrice. Capace di…

    Cultura

    Chagall all'Albertina di Vienna: cento capolavori affascinano i visitatori

    Di Claudia De Benedetti

    Il Museo Albertina di Vienna presenta una mostra di grande fascino, intitolata “Chagall”, proponendo cento opere dell'artista: dai primi dipinti realizzati nell'Impero russo tra il 1908 e il 1910, alle grandi composizioni poetiche degli anni parigini dal 1910 al 1914, fino ai grandi formati dipinti nel sud della Francia fino agli anni ’80. Già nel 2004 l’Albertina aveva allestito una…

    NEWS

    New York, dedicata una via a Yad Vashem

    Di Jacqueline Sermoneta

    "Questo cartello stradale è più di un nome: è un potente simbolo della nostra responsabilità condivisa di preservare la memoria della Shoah e combattere l'inquietante crescita di odio e intolleranza". Ha commentato così Dani Dayan, presidente di Yad Vashem – l’Ente nazionale per la Memoria della Shoah di Gerusalemme - durante la cerimonia di intitolazione nella città di New York…

    ISRAELE

    Dopo 484 giorni di prigionia, Keith Siegel, Yarden Bibas e Ofer Calderon tornano a casa

    Di Redazione

    Keith Siegel, Yarden Bibas e Ofer Calderon, rapiti il 7 ottobre del 2023 dai terroristi di Hamas, oggi sono finalmente tornati a casa. Durante la mattinata Ofer e Yarden sono stati trasferiti dall'organizzazione terroristica Hamas alla Croce Rossa a Khan Yunis. Successivamente IDF li ha condotti in un punto di accoglienza a Re'im, dove Yarden Bibas ha incontrato il padre…

    ISRAELE

    La fede che ha salvato gli ostaggi durante la prigionia

    Di Michelle Zarfati

    Dopo 482 giorni in cattività nella mani di Hamas, gli ostaggi israeliani Arbel Yehud, Gadi Moses e Agam Berger sono tornati a casa giovedì, rivelando dettagli strazianti del loro calvario. Hanno raccontato di come si sono aggrappati, nei momenti più duri, loro fede, rifiutandosi di mangiare pane lievitato durante Pesach e tentando di digiunare durante lo Yom Kippur, nonostante la…

    ISRAELE

    Keith Siegel, Ofer Calderon e Yarden Bibas saranno rilasciati domani da Hamas

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