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    “Ogni lettura è un atto di resistenza. Di resistenza a cosa? A tutte le contingenze” diceva Daniel Pennac, per questo i libri resistono e hanno ancora tanto da comunicare e donare. A Torino torna, con la sua trentatreesima edizione il Salone Internazionale del Libro, un’edizione particolare dedicata a Dante: “Vita Supernova” è il titolo dell’evento, un omaggio al poeta ed alle stelle.

     

    C’era anche Shalom, presente per raccontare come l’editoria e la letteratura ebraica sia attiva nel panorama librario. Una rinascita dopo un fermo della fiera di quasi due anni a causa della pandemia Covid-19. Appuntamento culturale ormai consolidato nella città torinese, che ha aperto ieri mattina le sue porte all’interno del Lingotto Fiere a grandi, e soprattutto piccoli amanti della lettura. 400 scuole arrivate a Torino per partecipare all’evento, 1025 classi provenienti da 613 paesi hanno passeggiato tra gli stand ricchi di libri. Giovani, adulti e un pubblico variegato ha partecipato all’evento a dimostrazione di come la lettura resista nonostante tutto, riuscendo a trovare sempre nuove vie di comunicazione.

     

    L’evento si è aperto, con un video messaggio del premio Nobel Giorgio Parisi e i ministri Dario Franceschini, Ministro della Cultura e Patrizio Bianchi Ministro dell’istruzione.  File lunghissime e tante proposte interessanti con oltre 715 editori. Un tripudio di parole e libri e tra questi anche la narrativa ebraica e israeliana, che rappresenta una proposta ricca e amata dal pubblico italiano. “Siamo felicissimi di essere tornati in contatto diretto con i lettori, qualcosa che ci è mancato sebbene abbiamo cercato sempre di trovare altre vie per raggiungere il nostro pubblico.  Vedersi dal vivo, raccontare i nostri libri ai lettori è qualcosa di straordinario- spiega Sabine Schultz, Foreign Editor di Neri Pozza Editore- Siamo molto felici del successo della narrativa israeliana: Eshkol Nevo, ad esempio, lo pubblichiamo da anni, abbiamo creduto in lui sin dall’inizio. Un autore che ci porta a conoscere Israele parlando delle passioni umane e della vita in Israele. In generale i lettori conoscono le nostre pubblicazioni e sanno quanto abbiamo a cuore divulgare la letteratura ebraica e israeliana”.

     

    Una narrativa portata fieramente avanti da tante case editrici, come La Nave di Teseo, che ha pubblicato libri di enorme successo come “Il pane perduto” di Edith Bruck, vincitore del Premio Strega Giovani.  “Per noi è un enorme piacere pubblicare testi di narrativa ebraica, che riscuotono successo e arrivano dritti al pubblico. Abbiamo tanti nuovi progetti in uscita, come il nuovo libro di Elena Loewenthal” dice Stefano Losani- Direttore Commerciale della casa editrice La Nave di Teseo.

     

    Tra i coloratissimi e ricchi stand di libri presenti al Lingotto c’era anche la casa editrice ebraica Giuntina, con le nuove uscite, già acclamatissime dalla critica e con i grandi classici della letteratura ebraica, da Kafka a Wiesel, passando per Sacks. “Abbiamo aspettato tanto, ed è molto importante per noi tornare al salone perché il luogo in cui ci si confronta con i lettori, si comprende cosa hanno letto e apprezzato. Una manifestazione in cui si rinsalda il rapporto tra editore e lettore che è fondamentale per il nostro lavoro- condivide Shulim Volgemann, editore della casa editrice Giuntina. “Noi cerchiamo di pubblicare libri che partano da un particolare ebraico, che siano profondamente ebraici ma che al contempo possano interessare ogni lettore e inserirsi nel dialogo culturale italiano generale. Facciamo una ricerca attenta sia di autori già affermati, come nel caso di “Dove gli ebrei non ci sono” oppure cercando la grande qualità della narrativa ebraica completamente sconosciuta, come ad esempio Chaim Grade, che abbiamo riscoperto. Un autore completamente dimenticato in tutto il mondo ma che è di fatto uno dei più grandi autori yiddish- aggiunge Volgemann- tutto questo lavoro viene fatto proprio per arrivare al Salone e verificare assieme ai lettori se tutto ciò è stato apprezzato. Venire qui è un lavoro molto gratificante per noi”.

     

    Un panorama culturale vasto in cui anche la cultura ebraica si ritaglia la sua parte, tra gli incontri del primo giorno anche Elena Loewenthal è intervenuta spiegando “Bereshit- Genesi” un toccante focus letterario sulla prima parte della Torah. “La comunità di Torino è una realtà viva e vivace, ed è inserita nella vita culturale di questa città. In eventi come questo, che caratterizzano la città, siamo senza dubbio coinvolti. Molti libri del salone afferiscono proprio alla letteratura ebraica o israeliana” dice Dario Disegni Presidente della Comunità Ebraica di Torino.

     

    Un calendario fitto di incontri interessanti, che si protrarranno fino al 18 ottobre 2021. L’occasione perfetta per celebrare la lettura in tutte le sue forme, dalle grandi alle piccole realtà editoriali, tutti uniti per dimostrare all’unisono l’importanza dei libri.

    Cultura

    I libri resistono a tutto: riapre in presenza il Salone del libro di Torino

    Di Michelle Zarfati

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    Cultura

    Risotto ai funghi d’autunno

    Di Giulia Gallichi Punturello

    Amo l’autunno! L’inverno è sicuramente la mia stagione preferita, ma l’autunno ha un posto speciale nel mio cuore. Finalmente non si soffre più per il caldo e di notte possiamo accoccolarci sotto una coperta calda. Al ronzio delle  zanzare si sostituisce il rumore del vento. Ebbene si il primo freddo mi rende poetica. Le giornate si accorciano e le cene diventano un importante…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Lekh Lekhà: La matriarca Sarà in Egitto

    Di Donato Grosser

    La parashà si apre con il racconto delle peregrinazioni del patriarca Avraham: “L’Eterno disse ad Avram:  Vattene dal tuo paese, dal tuo parentado, e dalla casa di tuo padre, nel paese che io ti mostrerò. Farò di te una grande nazione, ti benedirò, renderò grande il tuo nome e sarai una benedizione. Benedirò coloro che ti benediranno, e maledirò coloro che ti malediranno;…

    ITALIA

    Roma, i suoi cittadini e il 16 ottobre

    Di Amedeo Osti Guerrazzi

    Nella memoria pubblica dei romani, il 16 ottobre è la “Razzia del Ghetto”, una descrizione che è una tipica trappola mnemonica. E’ come se, circoscrivendo l’operazione al solo quartiere ebraico, i romani non ebrei volessero espungerla dalla storia della città, come se non avesse coinvolto il resto del tessuto urbano, come se i non ebrei non avessero visto, o non…

    ITALIA

    Il 16 ottobre del ’43 e il dovere di conoscere la storia

    Di Massimo Finzi

    16 Ottobre 1943- il Sabato nero- alle 5,15 le SS iniziano il rastrellamento degli ebrei nella zona del vecchio ghetto di Roma. 1024 le persone catturate, uomini, donne, vecchi, malati e 200 bambini: torneranno 16 persone, una sola donna (Settimia Spizzichino) e nessun bambino. La conseguenza diretta di una sciagurata stagione culminata nel 1938 con l’entrata in vigore delle leggi razziali…

    NEWS

    “Il 16 ottobre del ’43 è una ferita ancora aperta. No a incomprensioni”: Ruth Dureghello alla commemorazione della razzia degli ebrei romani

    Di Redazione

    «Il 16 ottobre è una delle pagine più terribili della storia degli ebrei di Roma. Deponiamo questi fiori per ricordare quello che i miei nonni, i miei avi, le famiglie ebraiche hanno subito in quella terribile mattina di tanti anni fa.» - così parla la Presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello a margine della commemorazione del 16 ottobre…

    NEWS

    Inaugurata la mappa digitale “16 ottobre 1943. Geografia della Deportazione” alla Fondazione Museo della Shoah

    Di Daniele Toscano

    Il 16 ottobre 1943 è una data tragica nella storia della Comunità Ebraica di Roma. In questo giorno, i nazisti rastrellarono gli ebrei in tutti i quartieri della Capitale per deportarli ad Auschwitz. Per ricordare questa triste pagina di storia, la Fondazione Museo della Shoah propone la mappa digitale “16 ottobre 1943. Geografia della Deportazione” inaugurata presso la la Casina…

    ITALIA

    Roma, i suoi cittadini e il 16 ottobre

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    Nella memoria pubblica dei romani, il 16 ottobre è la “Razzia del Ghetto”, una descrizione che è una tipica trappola mnemonica. E’ come se, circoscrivendo l’operazione al solo quartiere ebraico, i romani non ebrei volessero espungerla dalla storia della città, come se non avesse coinvolto il resto del tessuto urbano, come se i non ebrei non avessero visto, o non…

    ROMA EBRAICA

    16 ottobre 1943: Una mappa digitale illustra la geografia della deportazione degli ebrei di Roma

    Di Ariela Piattelli

    Una mappa interattiva, un viaggio nel tempo e nel tessuto urbano di Roma, per raccontare, illustrare, e comprendere come avvenne la razzia degli ebrei romani per mano dei nazifascisti, che si consumò tra il 16 e il 18 ottobre del 1943. La Fondazione Museo della Shoah, in occasione dell’anniversario del 16 ottobre, presenta il progetto “16 ottobre 1943. Geografia della…

    NEWS

    Osteoporosi, il 20 ottobre screening gratuiti all’Ospedale Israelitico

    Di Redazione

    L’Ospedale Israelitico dedica una giornata di visite ambulatoriali, screening e controlli gratuiti per l’osteoporosi, malattia caratterizzata dal silente deterioramento dell’architettura ossea e dalla riduzione della massa minerale, che colpisce soprattutto le donne in post-menopausa. L’Ospedale aderisce alla sesta edizione dell’(H)-Open Day dedicato alla salute delle ossa e promossa da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, in…