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    La memoria della Shoah è un argomento difficile, che genera numerosi interrogativi, guardando al presente e ancor di più al futuro, quindi alle generazioni che verranno, depositarie di una responsabilità doppiamente urgente. Da queste riflessioni è nato il libro del direttore di Shalom Ariela Piattelli “Il futuro e la memoria. Shoah, antisemitismo e generazione Z” (Rai Libri) presentato presso il Museo Ebraico di Roma al cospetto di una sala gremita.
    Nei saluti introduttivi, il Presidente della Comunità Ebraica Victor Fadlun ha affermato che in questo testo ha riscontrato il giusto approccio per commemorare il 27 gennaio. Come si può “fare memoria” senza coloro che direttamente possono ricordare? Come si può trasmetterla nel linguaggio della Generazione Z? Le riflessioni e le soluzioni proposte dall’autrice sono affascinanti, così come lo sono le testimonianze che ha raccolto, frutto di un lavoro straordinario. Dai giovani ai grandi testimoni, nipoti e nonni.
    Nel corso della presentazione, hanno dialogato con l’autrice Roberto Genovesi, direttore di Rai libri, e il cantautore Raiz, Gennaro Della Volpe, moderati dalla giornalista RAI Francesca Nocerino.
    Proprio i giovani della Generazione Z sono stati protagonisti dell’incontro. Tra i depositari delle testimonianze che giungono da una delle pagine più buie della storia ci sono Michela e Gabriel, nipoti di Shlomo Venezia, uno dei pochissimi sopravvissuti al Sonderkommando; c’è Tommaso, il cui nonno, il medico Adriano Ossicini, inventò il contagiosissimo “Morbo di K” per tenere lontano i nazifascisti dagli ebrei nascosti all’ospedale Fatebenefratelli di Roma; ci sono Dov, che con le sue pagine social ha dato voce alla bisnonna Llily Ebert sopravvissuta ad Auschwitz raggiungendo milioni di persone, e il quattordicenne Cristian, che ascoltate le parole della scrittrice Edith Bruck ha raccolto in un video in rete le testimonianze di alcuni reduci da lui incontrati personalmente. Giovani che assieme all’autrice hanno costruito un vocabolario delle emozioni e delle proprie esperienze. Un’urgenza resa ancora più forte dopo i terribili eventi del 7 ottobre 2023.
    Questo libro è una sorta di reportage che si serve di interviste alternate ai pareri degli esperti per indagare i possibili e inaspettati scenari del futuro della memoria, senza rinunciare a riflettere sulla metamorfosi dei linguaggi e degli strumenti social. Un viaggio che conduce ad osservazioni profonde sull’attualità terminando con le fondamentali voci dei testimoni diretti della Shoah in cui specularmente giungono le voci dei giovani. Uniti tra passato e futuro, per tracciare insieme il profilo della memoria futura della Shoah.

    Cultura

    Il futuro e la memoria: un vocabolario di emozioni ed esperienze della generazione Z

    Di Redazione

    La memoria della Shoah è un argomento difficile, che genera numerosi interrogativi, guardando al presente e ancor di più al futuro, quindi alle generazioni che verranno, depositarie di una responsabilità doppiamente urgente. Da queste riflessioni è nato il libro del direttore di Shalom Ariela Piattelli "Il futuro e la memoria. Shoah, antisemitismo e generazione Z" (Rai Libri) presentato presso il…

    ROMA EBRAICA

    Al Pitigliani torna “Memorie di Famiglia – i giovani tramandano le storie dei nonni”

    Di Redazione

    Un’occasione per mettere a confronto diverse generazioni, per condividere momenti difficili e per conservare la memoria della guerra e della Shoah. Il progetto “Memorie di Famiglia – i giovani tramandano le storie dei nonni” in questi anni è diventato un appuntamento consolidato, che si tiene ogni anno in corrispondenza del Giorno della Memoria, riunendo giovani e anziani in un confronto…

    ISRAELE

    Eviatar “Tari” Moshe Kipnis z.l. Il Ricordo di un artista di origine italo-israeliana assassinato da Hamas

    Di Silvia Haia Antonucci

    Dopo più di 15 mesi di sofferenze terribili semplicemente perché israeliane, tre ragazze sono finalmente tornate a casa. Ma dal 7 ottobre 2023 tanti restano ostaggi di Hamas, mentre molti altri ancora sono stati assassinati. Tra loro vi è Eviatar “Tari” Moshe Kipnis z.l., un artista italo-israeliano (la famiglia era originaria di Livorno) di cui, a fine settembre 2024, in…

    NEWS

    L’amicizia che salvò Sami e Piero

    Di Marco Caviglia

    È stato un errore commesso dalle SS a Birkenau, nell’ottobre del 1944, a far incontrare per la prima volta Sami Modiano e Piero Terracina. Una mattina, insieme ad altri prigionieri destinati ad un’imminente morte nelle camere a gas, Sami viene all’ultimo trasferito sulla rampa esterna al campo, la Judenrampe. Qui, fino alla primavera del 1944, è avvenuta la prima selezione…

    ROMA EBRAICA

    Il viaggio nella memoria: tra consapevolezza e ritualità

    Di Daniele Massimo Regard

    I viaggi della memoria non sono mai solo un ritorno al passato. Sono piuttosto un ponte, un esercizio di confronto tra la storia e il presente. Camminare lungo i binari che portano al cuore di Birkenau significa non solo osservare ciò che resta della Shoah, ma interrogarsi su cosa significhi ricordare in un mondo che, troppo spesso, sembra smarrire le…

    ISRAELE

    IDF, il Capo di Stato Maggiore Halevi annuncia le dimissioni

    Di Luca Spizzichino

    Il Capo di Stato Maggiore dell’IDF Herzi Halevi ha presentato martedì una lettera di dimissioni al Primo Ministro Benjamin Netanyahu e al Ministro della Difesa Israel Katz. La sua decisione sarà effettiva dal 6 marzo, segnando la fine del suo incarico dopo due anni e due mesi, circa dieci mesi prima della consueta durata triennale. Nella lettera, Halevi ha motivato…

    ISRAELE

    Le prime testimonianze delle tre donne israeliane rilasciate da Hamas. Damari: “Credevo che sarei morta a Gaza”

    Di Luca Spizzichino

    Dopo 471 giorni di prigionia nelle mani di Hamas a Gaza, Doron Steinbrecher, Romi Gonen ed Emily Damari hanno condiviso i primi dettagli del loro lungo calvario in un’intervista esclusiva concessa a N12. Le tre donne sono state rilasciate domenica, nel primo giorno di attuazione dell’accordo di cessate il fuoco che prevede la scarcerazione di 33 ostaggi israeliani in cambio…

    Mondo

    Le prime mosse di Trump verso Israele

    Di Ugo Volli

    Un cambio politico importante L’insediamento di Trump alla presidenza degli Stati Uniti non è stato solo un grande rito di continuità democratica, ma soprattutto una svolta politica di grandissima importanza per tutto il mondo e in particolare per Israele. L’amministrazione precedente aveva un atteggiamento ambiguo nei confronti dello Stato ebraico: ne voleva certamente la sopravvivenza ed è intervenuta in appoggio…

    ISRAELE

    Emily e Romi: il giorno dopo

    Di Michelle Zarfati

    Emily Damari ora è "la ragazza più felice del mondo", dopo essere stata liberata dalla prigionia di Hamas assieme a Romi Gonen e Doron Steinbrecher dopo 470 giorni di prigionia. Lo ha raccontato la madre, Mandy. Anche Meirav Leshem-Gonen, madre di Romi Gonen, si è riunita con sua figlia domenica, sottolineando però che la battaglia continuerà fino a quando tutti…

    ISRAELE

    Ben Gurion: al via i lavori per trasformare il principale aeroporto israeliano

    Di Michal Colafranceschi

    Israele si prepara a rivoluzionare il suo principale hub aeroportuale. A partire dal secondo trimestre del 2025, l’aeroporto internazionale Ben Gurion sarà oggetto di importanti lavori di ampliamento e ristrutturazione. L’obiettivo è duplice: migliorare l’efficienza operativa e garantire un’esperienza più fluida ai passeggeri, in un momento di crescita costante del traffico aereo. Uno dei punti chiave del progetto è l’accessibilità.…