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    Un rapporto scioccante di orrore e abusi: Israele ha redatto un documento che descrive le violenze subite dagli ostaggi durante la prigionia a Gaza, basandosi sulle testimonianze dei sopravvissuti rilasciati. Il rapporto, che il governo israeliano intende presentare alle Nazioni Unite, illustra le terribili condizioni in cui sono stati trovati gli ostaggi liberati, la maggior parte dei quali ha subito gravi traumi fisici e psicologici.

    Secondo il rapporto, redatto dal Ministero della Salute israeliano, i sequestratori di Hamas avevano falsificato le condizioni degli ostaggi poco prima del loro rilascio, aumentando temporaneamente le razioni di cibo per far sembrare che venissero trattati adeguatamente. Tuttavia, nonostante questo tentativo di mascherare le condizioni della prigionia, le testimonianze dei sopravvissuti parlano di un calo drastico del loro peso: i bambini hanno perso tra i 5 e i 10 chili, mentre gli adulti hanno visto il loro peso ridursi di circa 15 chili. Questo stato di denutrizione ha avuto effetti devastanti sul sistema immunitario degli ostaggi, con numerosi sopravvissuti che hanno sofferto di infezioni e dolori addominali a causa dell’acqua contaminata e delle condizioni igieniche precarie. Il direttore del Ministero della Salute israeliano, Dr. David Cohen, ha commentato l’impatto devastante della prigionia sugli ostaggi: “Molti degli ostaggi liberati si trovano in condizioni di salute estremamente compromesse. Il sistema immunitario è stato completamente indebolito dalla malnutrizione e dalle cattive condizioni igieniche. Alcuni hanno sviluppato infezioni gravi, talvolta croniche, e i bambini sono particolarmente vulnerabili a danni permanenti”. Cohen ha anche avvertito che senza cure adeguate, gli ostaggi potrebbero continuare a soffrire di gravi conseguenze fisiche a lungo termine. Oltre ai danni fisici, gli ostaggi hanno riportato gravi traumi psicologici. Molti di loro si trovano ancora in uno stato di shock post-traumatico. Secondo il rapporto, il ritorno alla vita normale è stato estremamente difficile per le persone liberate, che spesso non riescono a dormire da sole o hanno sviluppato una paura costante di essere ricatturate. I bambini rilasciati, in particolare, hanno avuto difficoltà ad adattarsi, mostrando segni di stress post-traumatico, come l’incapacità di mangiare normalmente e l’accumulo compulsivo di cibo.
    Il ministro della Sanità israeliano, Uriel Busso, ha sottolineato l’importanza del rapporto per la comunità internazionale: “Queste testimonianze devono servire come un campanello d’allarme per il mondo intero”, ha dichiarato Busso. “Il mondo ha bisogno di vedere la realtà di ciò che hanno dovuto sopportare gli ostaggi – e di ciò che continuano ad affrontare coloro che sono ancora in prigionia. Non possiamo restare in silenzio di fronte a tali atrocità”, ha aggiunto. La presentazione del rapporto alle Nazioni Unite rappresenta un passo significativo per Israele, che cerca di documentare e fare luce sugli abusi compiuti durante il conflitto con Hamas, in una guerra dove l’ONU e le sue agenzie hanno troppo spesso mostrato posizioni avverse nei confronti dello Stato ebraico.

    ISRAELE

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    Di Ruben Caivano

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    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Mikètz: Chi era sospettato di aver rubato la coppa del Viceré?

    Di Donato Grosser

    Quando i fratelli di Yosef vennero in Egitto per la prima volta a comprare grano per via della carestia nella terra di Canaan (Bereshìt, 42:3), lasciarono a casa Binyamin perché il padre Ya’akov temeva che gli capitasse una disgrazia come era successo a Yosef (ibid., 4). Yosef e Binyamin erano i soli figli di Rachel, la moglie prediletta di Ya’akov.…

    ISRAELE

    Israele diviso sulla minaccia Houthi: rispondere ai ribelli o colpire direttamente Teheran?

    Di Luca Spizzichino

    Il capo del Mossad, David Barnea, sta spingendo per una strategia che miri direttamente a Teheran, considerata il principale sostenitore del gruppo ribelle sciita. Secondo i media israeliani, Barnea ha sottolineato durante discussioni di alto livello che i tre attacchi israeliani precedenti contro obiettivi Houthi non hanno portato i risultati sperati. “Dobbiamo affrontare direttamente l’Iran” avrebbe dichiarato Barnea, citato da…

    Mondo

    Da Gaza alla Casa Bianca fino alla Siberia passando per Roma: le celebrazioni di Chanukkah nel mondo

    Di Michelle Zarfati

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    ISRAELE

    Dalla Shoah al 7 ottobre: due “Blu Box” del KKL esposte per la prima volta insieme

    Di Michelle Zarfati

    In una nuova potente mostra al Palazzo delle Istituzioni Nazionali di Gerusalemme sono esposte per la prima volta due scatole blu carbonizzate del Keren Kayemeth LeIsrael-Jewish National Fund (KKL-JNF), ognuna delle quali porta il peso della storia e della tragedia ebraica. Una scatola è sopravvissuta alla Shoah. L'altra viene dalle ceneri del massacro del 7 ottobre. Insieme, raccontano una storia…

    ROMA EBRAICA

    La luce di Chanukkà si accende al Tempio Maggiore nella speranza della liberazione degli ostaggi

    Di Sara Menascì

    Mercoledì 25 dicembre 2024, 24 di Kislev 5785. Al Tempio Maggiore di Roma, cuore pulsante della Comunità di Roma, ha inizio la celebrazione di Chanukkà. La sinagoga è gremita: famiglie, anziani, giovani e bambini si raccolgono in questo luogo carico di significati, creando un’atmosfera dove la sacralità si fonde con il calore umano. Sulla Tevà, Rav Avraham Alberto Funaro accende…

    ISRAELE

    Al nord d’Israele realizzata una Chanukkià con le schegge dei razzi di Hezbollah

    Di Michelle Zarfati

    Pezzi di razzi e frammenti di missili utilizzati durante un attacco contro Israele sono stati utilizzati per creare una nuova Chanukkià, realizzata in un progetto avviato da esperti di smaltimento delle bombe della polizia israeliana. Durante gli otto giorni della festa, la Chanukkià viaggerà in tutto il nord d’Israele, tra cui le alture del Golan, Kiryat Shmona e soprattutto in…

    Mondo

    L’Autorità Palestinese vieta Al Jazeera in Cisgiordania: accuse di faziosità e incitamento contro le forze di sicurezza

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    L’Autorità Palestinese ha deciso di vietare l’ingresso della rete qatariota Al Jazeera in Cisgiordania, una mossa che scuote l’ambiente politico e mediatico della regione. La decisione è stata presa a seguito della copertura parziale e controversa del canale sugli scontri tra le forze di sicurezza palestinesi e i gruppi militanti nel campo profughi di Jenin. Il movimento palestinese Fatah, che…

    ROMA EBRAICA

    L’accensione della prima candela di Chanukkà nel quartiere ebraico: luce e gioia tra la folla

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    Come da tradizione, anche quest’anno dopo la funzione al Tempio è partita la consueta accensione della Chanukkià nel cuore del quartiere ebraico, davanti al Palazzo della Cultura. La sera di mercoledì 25 dicembre, 25 di Kislev, si è così accesa la prima candela, segnando l'inizio di una delle feste più gioiose della tradizione ebraica. L'accensione della prima candela ha un…

    ISRAELE

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    Di Luca Spizzichino

    Per la quinta volta in soli nove giorni, le sirene hanno interrotto la notte di milioni di israeliani, costringendoli a correre nei rifugi antiaerei. Questa volta, un missile balistico lanciato dai ribelli Houthi dello Yemen è stato intercettato prima di entrare nello spazio aereo israeliano. Secondo l’IDF, il missile è stato abbattuto "prima di attraversare il territorio israeliano" dal sistema…