Skip to main content

SPECIALE PESACH 5784

Scarica il Lunario 5784

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati

    Si è spento lo scorso 30 aprile all’età di 77 anni Paul Auster. Sempre in bilico tra realtà, finzione e mistero, le sue opere hanno segnato la letteratura del Novecento. Autore di oltre 34 testi e noto per la famosa “Trilogia di New York”, Auster e la sua prosa postmoderna hanno lasciato un segno indelebile nella cultura americana contemporanea.
    Definito spesso “Il più francese degli scrittori americani” con la ‘Trilogia di New York’, Auster è riuscito non solo a fondere il giallo con temi più profondi ma anche a trasmettere ai suoi lettori l’amore per la sua città, New York.
    Nato da una famiglia ebraica nel 1947 nel New Jersey, Paul Benjamin Auster iniziò la sua carriera da scrittore giovanissimo. Studente della Columbia University, prima di un’importante parentesi di vita trascorsa a Parigi, si cimentò in numerosi lavori, tra cui quello di traduttore. Si sposò nel 1974 con la scrittrice Lydia Davis da cui ebbe un figlio Daniel, nel 1977. Nel gennaio del 1979, il padre di Auster morì, un evento che segnò in maniera indelebile la vita e soprattutto la produzione letteraria dello scrittore.
    Una vita complessa, vissuta tra successi lavorativi e grandi dolori. Un conflitto continuo tra vita e morte, che riemerge nei suoi romanzi. Non solo il dolore della morte di suo padre Samuel, ma anche l’immenso vuoto lasciato dalla morte sconvolgente del figlio Daniel, scomparso per overdose nel 2022.
    Molto legato alle sue radici ebraiche, ha continuato a scrivere fino alla fine dei suoi giorni con il suo ultimo libro “Baumgartner”, edito in Italia da Einaudi. La morte del padre del postmodernismo americano lascia un vuoto non indifferente nel mondo della letteratura.

    Mondo

    Addio a Paul Auster “il più francese degli scrittori americani"

    Di Michelle Zarfati

    Si è spento lo scorso 30 aprile all’età di 77 anni Paul Auster. Sempre in bilico tra realtà, finzione e mistero, le sue opere hanno segnato la letteratura del Novecento. Autore di oltre 34 testi e noto per la famosa “Trilogia di New York”, Auster e la sua prosa postmoderna hanno lasciato un segno indelebile nella cultura americana contemporanea. Definito…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Acharè Mot: Solo chi appartiene alla comunità riceve il perdono divino di Kippur

    Di Donato Grosser

    Questa parashà inizia con le istruzioni al Kohen Gadol su quello che doveva fare durante il giorno di Kippur, il giorno dell’espiazione dei peccati. Il Kohen Gadol doveva prendere due capri acquistati con i fondi pubblici del popolo d’Israele ed estrarre a sorte il loro destino. Un capro veniva sacrificato nel Bet Ha-Mikdàsh e serviva di espiazione per i peccati…

    Cultura

    Hummus, la più israeliana delle ricette

    Di Giulia Gallichi

    Quanto larga è la linea che divide la ricerca di informazione con il voyerismo? È da giorni che mi pongo questa domanda. Giorni fa sono stata con la mia famiglia a visitare uno dei kibbutzim maggiormente colpiti dal feroce attacco terroristico del 7 ottobre e mi sono chiesta se quella visita non potesse cadere nella ricerca ossessiva di voyerismo. La…

    ROMA EBRAICA

    Scuola ebraica, Roberta Spizzichino sarà la nuova direttrice

    Di Ariela Piattelli

    “Sono molto emozionata” esordisce nella nostra conversazione Roberta Spizzichino che da settembre sarà la nuova direttrice delle scuole elementari Vittorio Polacco e delle medie Angelo Sacerdoti. Con 20 anni di insegnamento alle spalle, una laurea in Psicologia del lavoro e delle organizzazioni, un passato nel mondo dell’azienda, sposata e con un figlio in Israele, sarà lei a prendere il testimone…

    Mondo

    Macabra scoperta sotto la casa di Goring: trovati cinque corpi, uno di un neonato

    Di Olga Flori

    Cinque scheletri senza mani e piedi sono stati rinvenuti dagli archeologi polacchi e tedeschi sotto la camera in cui dormiva uno dei più famigerati criminali nazisti: Hermann Goring. Gli archeologi che hanno fatto la macabra scoperta sono membri della “Fundacja Latebra”, una delle poche organizzazioni autorizzate a condurre ricerche presso Wolfsschanze, “La Tana del Lupo”, un quartier generale del Führer…

    EUROPA

    Shoah, i video dei sopravvissuti per contrastare le menzogne negazioniste

    Di Michelle Zarfati

    Herbert Rubinstein aveva 5 anni quando lui e sua madre furono deportati dal ghetto ebraico di Chernivtsi e messi su un carro bestiame in attesa di essere portati verso la morte. Era il 1941 e i collaborazionisti rastrellavano decine di migliaia di ebrei dalla sua città natale in quella che oggi è l'Ucraina sud-occidentale. "Non è stato altro che un…

    Mondo

    Continuano le proteste nelle università americane: scontri a Los Angeles

    Di Luca Spizzichino

    Gruppi di manifestanti pro-palestinesi e pro-Israele si sono scontrati mercoledì notte all'Università della California, a Los Angeles. Dopo diversi giorni di tensione, in cui gli studenti ebrei sono stati vittime di atteggiamenti discriminatori e di scene violente, come nel caso di una manifestante pro-Hamas che ha picchiato un uomo minacciandolo di usare il taser, la situazione è degenerata. Un folto…

    Mondo

    Le proteste propal nei college statunitensi arrivano in Europa: occupate Sorbona e Science Po

    Di Luca Spizzichino

    Le proteste filopalestinesi diffuse in diverse università americane hanno eco anche oltreoceano e le prime emulazioni si concretizzano anche in Europa. In Francia, la Sorbona e Science Po sono state occupate dagli studenti, con la prima che è stata sgomberata poco dopo dalle forze dell’ordine. In Italia, l’associazione Giovani Palestinesi d’Italia ha affermato attraverso i social che vorrà fare lo…

    ISRAELE

    L’atleta israeliano di Jiu-Jitsu, sopravvissuto al Nova, vince l’oro e lo dedica all'amico ucciso da Hamas

    Di Michelle Zarfati

    Yarin Shriki, atleta israeliano di jiu-jitsu, sopravvissuto al massacro del Nova Festival, ha vinto l'oro al Gran Premio di Parigi, lo scorso sabato. L’atleta ha deciso di dedicare la vittoria al suo migliore amico, Yohai Ben Zechariah, ucciso il 7 ottobre dai terroristi di Hamas. Shriki, che ha gareggiato nella categoria di Jiu Jitsu maschile under-69kg, ha trionfato sugli atleti…

    ISRAELE

    Tsad Kadima festeggia trent'anni di impegno a fianco di Yoel Viterbo

    Di Claudia De Benedetti

    Lo scorso Shabbat Yoel Viterbo ha compiuto 30 anni. Con le parole del papà Alessandro vorremmo raccontare una storia ricca di umanità e affetto che unisce Padova a Gerusalemme e a tutto Israele. Cerebroleso dalla nascita, la sua vita, la sua crescita e i miglioramenti nella sua capacità motoria sono una dimostrazione tangibile della serietà e della determinazione con cui…