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    240 donne per 240 ostaggi: l’evento tutto al femminile al Beth-El di Roma

    Dal terribile attacco avvenuto il 7 ottobre in Israele per mano di Hamas sono state organizzate molte iniziative per sostenere le famiglie degli israeliani uccisi e degli ostaggi. Non solo, molti progetti sono nati per fornire supporto a tutti gli ebrei del mondo, che hanno percepito un crescente senso di abbandono dovuto ad un preoccupante aumento di antisemitismo, sul web e nella vita reale. L’unione tra gli ebrei è diventata dunque un fattore importante, specialmente per quanto riguarda il sostegno tra le donne che hanno tentato di avvicinarsi, con numerose iniziative anche a distanza, alle donne barbaramente abusate da Hamas e alle madri rapite o a cui sono stati rapiti i figli: una risposta all’assordante silenzio delle principali organizzazioni umanitarie internazionali.  Con questo spirito è nato l’incontro che si è svolto presso il Beth-El di Roma.

    L’evento si è tenuto in contemporanea a New York, Parigi, Londra e Israele, ma soprattutto ha rappresentato una manifestazione per unire idealmente le donne ebree da ogni angolo del mondo. 240 donne per 240 ostaggi che si sono riunite per studiare Torah, leggere i tehilim, farsi forza a vicenda nel nome dell’ebraismo. Non sono mancati balli e preparazione della Challot, il pane tipico dello Shabbat, che avvicina la donna alla preghiera. Il progetto che ha avuto luogo ieri nasce proprio da tre donne, che hanno fondato “Or Mamma”, una piccola associazione che si occupa di organizzare eventi tutti al femminile di supportare le famiglie bisognose durante le festività ebraiche, organizzare lezioni settimanali di Torah, e dall’attacco dal 7 ottobre, di portare sollievo alle famiglie israeliane unendo le donne nel nome delle mitzvot e dell’ebraismo. 

    Donne della comunità di Roma sono giunte da tutta la città nella sinagoga per trascorrere una serata assieme e unire un legame già solido con la terra d’Israele. Il folto gruppo di donne ha indossato inoltre t-shirt bianche sulla quale sono stati applicati i volti dei 240 ostaggi che hanno accompagnato tutta la serata. Durante l’evento è stato realizzato un video destinato alle mamme dei soldati che assieme alle donne presenti hanno pregato. Una manifestazione che giunge proprio a qualche giorno dalla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, per sostenere e stringersi intorno all’universo femminile ebraico ed israeliano.

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