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    L’indignata reazione della Comunità ebraica ad un brutto articolo

    Possiamo dirlo senza che nessuno si offenda? Gran brutto articolo quello che oggi il Corriere della Sera ha deciso di pubblicare a firma della nota scrittrice e saggista Dacia Maraini. Un articolo che nell’esaltare il nuovo – ma ancora tutto da scoprire e da capire – fenomeno delle ‘Sardine’, lo paragona al messaggio innovativo introdotto nel mondo dal Bambino nato a Betlemme. Già questa straordinaria forzatura alla Maraini non basta e senza paura di apparire ignorante sul tema della storia delle religioni e soprattutto in tema di teologia, la spara ancora più grossa. Ritira fuori la vecchia teoria della sostituzione: la Chiesa sarebbe il nuovo Israele, il Dio dei Cristiani è venuto a sostituire il vecchio e superato Dio degli ebrei. In poche parole per Dacia Maraini il Concilio Vaticano Secondo non c’è mai stato e poco importa se gli ebrei si potranno sentire offesi; poco importa se propone di buttare alle ortiche il difficile dialogo interreligioso, costruito negli ultimi sessanta anni, sulla base di una pari dignità delle due fedi monoteiste.

    “Ecco come si alimenta il pregiudizio antiebraico. Se questa è la strada, qualcuno arriverà a parlare anche di rinchiudere di nuovo gli ebrei nei Ghetti”, ha scritto indignata ed arrabbiata in un tweet il presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello. “Un pezzo che non fa onore ad una testata così importante e che si alimenta di una retorica pre conciliare”, ha scritto in un tweet anche il vicepresidente della Comunità, Ruben Della Rocca.

    Una reazione dei vertici comunitari legittima, anzi addirittura contenuta.

    La Maraini si avventura infatti in un percorso pericoloso, che non conosce, con affermazioni frutto di una profonda ignoranza e radicato pregiudizio antiebraico. Scrive infatti che il cristianesimo ha introdotto “per la prima volta nella cultura monoteistica il concetto  del perdono, del rispetto per le donne, il rifiuto della schiavitù e della guerra”. 

    La Maraini non si ferma e sembra addirittura chiamare a raccolta, fare l’occhiolino, ai gruppi clericali più fanatici di una Chiesa preconcilire, scrive infatti: “ma molti, proprio dentro la Chiesa, hanno rifiutato i principi del vecchio Testamento, il suo concetto di giustizia come vendetta (occhio per occhio, dente per dente), la sua profonda misoginia, l’intolleranza è la passione per la guerra”.

    Ma la Maraini ha mai sentito parlare delle grandi figure femminili, le matriarche che hanno dato vita al popolo ebraico? La Maraini sa che l’ebraismo – da lei accusato di odiare le donne – si trasmette unicamente solo per via matriarcale?

    Ma la Maraini sa che quel bambino nato a Betlemme è nato ebreo? Ha vissuto da ebreo? È morto da ebreo? 

    La Maraini ha mai sentito parlare del celebre detto di Rav Hillel che per sintetizzare l’intero insegnamento morale e etico della Torà insegnava ai pagani queste parole: “non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te?”. Rav Hillel però poi aggiungeva: “il resto è commento, va e studia”. E ci viene da dire alla Maraini va e studia.

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