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    Leggi razziali e comunità scientifica. Firmato il protocollo per la ricerca

    Nella Sala del Consiglio della Comunità ebraica di Roma, è stata sottoscritto dai più prestigiosi istituti di ricerca italiani un accordo per l’implementazione e la valorizzazione di una piattaforma web finalizzata alla validazione e diffusione della documentazione e delle testimonianze relative all’impatto delle leggi razziali sulla comunità scientifica ed accademica italiana. Per favorire questo obiettivo si potranno incoraggiare ricerche, convegni e altre iniziative comuni. La piattaforma sarà accessibile al pubblico dal prossimo giorno della memoria, il 27 gennaio 2023. 

     

    Tra i firmatari dell’accordo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, la  Comunità Ebraica di Roma, l’Accademia Nazionale dei Lincei, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, il Consiglio Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche, l’Unione delle Comunità Ebraiche di Roma. 

     

    La Presidente della Comunità Ebraica di Roma Ruth Dureghello ha evidenziato l’importanza per la comunità ebraica e civile del protocollo firmato nella sede dell’Archivio della Comunità ebraica di Roma proprio «qui dove si trova la storia di una comunità millenaria». Dureghello ha elogiato il lavoro «prezioso ed importante su epoche che non sono facili da affrontare. Ottant’anni sembrano tanti, ma non lo sono e possiamo ancora fare molto».

    «Volevamo marcare da una parte l’assoluta autonomia ed indipendenza dei Lincei, ma anche il fatto che furono chiusi dal fascismo e sono tornati a nuova vita con la liberazione» ha spiegato il Prof. Roberto Antonelli, Presidente dell’Accademia dei Lincei, che ha rimarcato l’orgoglio e l’impegno dell’Accademia per il nuovo progetto. Il Prof. Antonelli ha menzionato la figura dello scienziato Vito Volterra, presidente dell’Accademia dei Lincei e fondatore del CNR, che firmò il Manifesto degli intellettuali antifascisti e venne estromesso dagli incarichi pubblici che ricopriva.

     

    Anche la Presidente del CNR Maria Chiara Carrozza ha ricordato Volterra e le lettere  che arrivavano al CNR indirizzate a ‘destinatario sconosciuto’. «Il ripristino della figura di Volterra è iniziato per volere dell’Accademia dei Lincei è doveroso perché simbolicamente rappresenta la storia di tanti scienziati, professori, insegnanti, ricercatori che furono allontanati. I loro figli allontanati dalla scuola e loro stessi impossibilitati ad insegnare e a proseguire il loro percorso, fino poi agli esiti più gravi delle deportazioni» ha aggiunto Carrozza secondo cui «questa sottoscrizione sia doverosa soprattutto nell’anno del centenario del CNR, perché la storia di questo ente si incrocia con la storia italiana ed è bene ricordare non solo i momenti più belli, le scoperte scientifiche e le conquiste, ma anche i momenti più bui affinché non riaccadano».

     

    Aldo Winkler, ricercatore dell’INGV – Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è tra gli ideatori del progetto che ha visto una importante collaborazione dell’istituto nell’impostazione della piattaforma che sarà accessibile al seguente indirizzo web: https://www.ingv.it/it/paginadellamemoria

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