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    ROMA EBRAICA

    Preferiamo le vostre condanne alle vostre condoglianze. Golda Meir, 1970, Roma

    La “meravigliosa” Golda (3 maggio 1898 – Gerusalemme, 8 dicembre 1978) nacque a Kiev e il suo vero cognome era Mabovitz, successivamente ebraicizzato in Meir.

    Socialista, nel 1921 si trasferì nella Palestina mandataria e lavorò per qualche anno nel kibbutz (fattoria collettiva) di Merhavia. Dedicò la sua intera vita personale e politica alla Terra d’Israele. Dall’8 marzo 1969 sino al 3 giugno 1974 fu Primo ministro dello Stato ebraico.

    Scriveva Oriana Fallaci:

    “Ha capelli grigi e ricciuti. Un viso stanco e grinzoso, un corpo pesante sorretto da gambe gonfie, malferme, di piombo. Come mia madre, ha quell’aspetto da massaia ossessionata dalla pulizia. Perché, capisci, sono donne che non usano più. E la cui ricchezza consiste in una semplicità disarmante, una modestia irritante, una saggezza che viene dall’aver sgobbato tutta la vita”.

    Nella foto la vediamo ritratta all’ingresso della sinagoga di Roma durante una visita compiuta nel 1970.

    Foto estratta da Angelo Piperno “Come eravamo. Per capire chi siamo”, Roma, Sabbadini Grafiche sud, 1999

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