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    ROMA EBRAICA

    Rav Salomone Perugia e il Giorno del Suono. Il capodanno ebraico del 1932

    Rosh Hashanà, il capodanno ebraico, cade il primo del mese di Tishri (settembre-ottobre). Fra i vari precetti che l’ebreo deve compiere durante tale festività, ve n’è uno molto importante: quello di ascoltare il suono dello shofar (corno di montone) emesso dal “baal tokea” (colui che suona lo shofar) che soffia dentro lo strumento. Si tratta un richiamo alla penitenza, che annunzia i Dieci Giorni di Pentimento, inizianti con Rosh-Hashanah e culminanti con Yom Kippur.

    Nella foto si può osservare Rav Salomone Perugia (Roma, 14 luglio 1866 – Roma, 5 dicembre 1940) mentre suona lo shofar nel 1932. Rav Salomone, figlio di Abramo e Rosa Di Segni, era sposato con Giuditta Ascoli. Egli si dedicò con grande passione alla sua missione di rabbino anche durante il difficile periodo delle leggi antiebraiche.

     

    FONTI : Foto estratta da Angelo Piperno, “Come eravamo. Per capire chi siamo”, Roma, Sabbadini Grafiche sud, 1999

    Dati anagrafici: Archivio Storico della Comunità Ebraica Roma “Giancarlo Spizzichino”

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