
La parte ebraica del Cimitero Monumentale del Verano è stata recentemente al centro di importanti lavori di riqualificazione, dopo che diversi eventi ne avevano danneggiato le lapidi e altre strutture. Dopo alcuni episodi di atti vandalici, si erano verificate calamità naturali che avevano provocato gravi danni. In particolare, il 24 febbraio 2019 e il 22 novembre 2021 la caduta di pini e cipressi causò gravi danni a tombe, loculi e strutture edilizie storiche. A seguito di questi eventi, e grazie a un finanziamento iniziale di Roma Capitale, AMA ha promosso una vasta operazione di recupero e restauro, affidando a tre progettisti specializzati in beni monumentali la redazione di tre interventi distinti.
Tutti gli interventi sono stati realizzati nel pieno rispetto dei vincoli monumentali, previa approvazione della Soprintendenza e della Sovrintendenza competente, e si sono svolti tra il 2023 e il 2024. Le operazioni più sensibili sono state effettuate in presenza di rappresentanti civili e religiosi della Comunità Ebraica di Roma, al fine di garantire il rispetto del culto.
I lavori si sono articolati in due fasi: la prima ha riguardato la messa in sicurezza delle aree danneggiate e la rimozione delle parti pericolanti, la seconda ha comportato il restauro conservativo e la ricostruzione delle porzioni compromesse, utilizzando materiali e tecniche compatibili con il valore storico degli edifici. In alcuni casi, è stato necessario ricostruire integralmente le coperture danneggiate.
Questo ampio progetto di restauro rappresenta un importante gesto di rispetto per la memoria storica e religiosa della comunità ebraica romana, oltre che un intervento fondamentale per la conservazione del patrimonio monumentale del Verano, uno dei cimiteri storici più significativi d’Italia.
In occasione dell’inaugurazione di questi restauri, sono intervenuti il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, l’Assessora all’agricoltura, ambiente e ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi, l’Assessore a Patrimonio e Politiche Abitative Tobia Zevi, il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni, il Presidente della Comunità Ebraica di Roma Victor Fadlun, il segretario della CER Emanuele Di Porto.
“Esprimiamo un sentimento di gratitudine per quanto ha fatto l’amministrazione comunale e i tecnici che hanno realizzato questo progetto, che restituisce a tutta la città un monumento e una testimonianza storica”, ha dichiarato Rav Di Segni. “Questo è un luogo di memoria non solo per la nostra comunità, ma anche per l’intera città e per il Paese”.
Fadlun ha aggiunto: “Siamo testimoni dell’accurato lavoro svolto per ripristinare questo luogo di antica sepoltura. Il restauro, completato nei tempi previsti come promesso dal sindaco Gualtieri, rappresenta un atto di sensibilità e speranza. Nonostante questo luogo non sia usualmente associato a sentimenti lieti, oggi ci sentiamo felici. L’auspicio è che si possa intervenire presto anche al Cimitero Flaminio”.