
Quest’anno la festa di Chanukkà ha reso la Comunità Ebraica di Roma testimone di un grande miracolo: l’accensione del primo lume da parte di Samuel “Sami” Modiano, sopravvissuto alla Shoah, e Rom Braslavski, ex-ostaggio di Hamas.
La serata si è tenuta alla recentemente restaurata CRER – Casa di Riposo Ebraica di Roma – ed è stata organizzata da Riccardo Pacifici, ex presidente della Comunità Ebraica di Roma e attuale presidente della CRER.
Un evento emozionante, grazie alla presenza dei due ospiti d’onore, entrambi reduci da un massacro subìto per la sola “colpa” di essere ebrei. Sami Modiano ha accolto Rom Braslavski con un caloroso abbraccio: “Siamo due sopravvissuti: un uomo che passato sette mesi nell’inferno di Auschwitz e un ragazzo che ha passato due anni nelle catacombe di Hamas. H. ci ha mandato questa serata per festeggiare insieme” ha affermato Modiano.
“Sono qui stasera con Sami Modiano, sopravvissuto della Shoah, e sono triste che debba sentire ciò che ho dovuto subire come ebreo prigioniero di Hamas, una seconda Shoah dopo ottant’anni” ha commentato Braslavski.
Un Chanukkà dunque completamente diverso da quello trascorso nelle loro atroci esperienze: Pacifici ha raccontato che quando Sami Modiano si trovava a Birkenau, i detenuti sono riusciti ad accendere la chanukkià tramite i fili di un suo bottone. Modiano ha aggiunto, “Da quel momento io, Piero Terracina ed altri abbiamo deciso di lanciare sempre il messaggio ai giovani che una tragedia simile non debba succedere mai più. E oggi sono onorato di accendere la chanukkià con questo giovane [Rom Braslavski], che ha sofferto.”
Per Rom Braslavski, invece, questo è il primo Chanukkà che festeggia dall’orrore della prigionia di Hamas. Braslavski ha ricordato: “Lo scorso Chanukkà non ho potuto né festeggiare né accendere le candele. Ero nel posto più buio della mia vita, il più terribile per un ebreo: detenuto come prigioniero a Gaza”. Braslavski ha continuato:“Quest’anno vorrei festeggiare con gioia, ma non ci riesco, perché ho letto la notizia dell’attentato terroristico a Sydney. Sfortunatamente questi casi continuano a succedere a noi ebrei, ma non dobbiamo abbassare la testa: dopo ogni attacco, dobbiamo unirci”.
Con un messaggio di unione, Modiano e Braslavski hanno acceso le candele di Chanukkà insieme ai bambini presenti alla serata. La commozione e la gioia nel cantare “Al hanisim”, “Sui miracoli” nel brano Hanerot Halalu insieme a loro, che hanno vissuto due delle tragedie peggiori che abbiano mai segnato il popolo ebraico, è il miracolo più grande che questo Chanukkà potesse donarci.

Credit foto @Stefano Meloni













