
Si è aperto il nuovo anno scolastico per le Scuole ebraiche di Roma. Ad accogliere gli alunni, durante la tradizionale cerimonia di benvenuto, Alessandro Luzon, Vice Presidente Vicario con delega ai Rapporti Istituzionali, Milena Pavoncello, Assessore alle Politiche Educative III, la Direttrice Roberta Spizzichino e Rav Roberto Colombo, direttore delle materie ebraiche.
“Cari ragazzi oggi comincia per voi una nuova avventura. – ha detto il Vice Presidente Luzon – È un passo importante, che porta con sé nuove scoperte, nuove amicizie e nuove responsabilità. Vi auguro che questo anno sia sereno (ne abbiamo tanto bisogno!), ricco di soddisfazioni e di momenti belli da ricordare. – ha aggiunto – Vi invito a vivere la scuola con entusiasmo, impegno e curiosità, ma soprattutto con rispetto: siate sempre corretti con i vostri compagni, attenti alle esigenze di chi si sente più fragile e pronti a tendere una mano a chi ne ha bisogno, senza lasciare mai indietro nessuno”.
“È un grande piacere vedervi qui oggi, pronti a iniziare il vostro percorso – ha affermato la Direttrice Spizzichino – Questo è un momento speciale: state cominciando una nuova tappa della vostra crescita, in cui scoprirete cose nuove, farete nuove amicizie e imparerete a conoscere meglio voi stessi. La nostra scuola non è solo un luogo di studio: è una comunità. Qui impariamo insieme, ci sosteniamo a vicenda e cresciamo con i valori della nostra tradizione ebraica, che ci ricordano l’importanza del rispetto, della solidarietà e della curiosità verso il mondo. – ha proseguito – Vorrei chiedervi di ricordare sempre una cosa molto semplice ma preziosa: la gentilezza. Una parola gentile, un gesto di aiuto, un sorriso condiviso possono cambiare la giornata di chi ci sta accanto. Essere gentili significa costruire un ambiente sereno, dove ciascuno si sente accolto e valorizzato”.
Anche l’Assessore Milena Pavoncello ha augurato il buon anno scolastico ai ragazzi, docenti e dirigenti, sottolineando che “la scuola è il cuore della Comunità e luogo di formazione per le future generazioni”. Pavoncello ha, inoltre, stimolato “i ragazzi ad impegnarsi e ad approfittare di tutte le opportunità che forniranno loro i docenti, di non rinunciare di fronte alle difficoltà perché con l’impegno tutti possono riuscire e superare gli ostacoli”.
Rav Colombo, dopo aver accolto i ragazzi e i genitori, ha dato la berachà – la benedizione – e ha suonato lo Shofar.