
Secondo quanto riportato dal Times di Londra, la UEFA starebbe valutando l’esclusione di club e Nazionale israeliani dalle competizioni europee. L’ipotesi, che riguarderebbe sia le qualificazioni in corso per il Mondiale 2026 che le competizioni continentali come l’Europa League, sarebbe attualmente all’esame del comitato esecutivo del massimo organismo calcistico europeo, presieduto da Aleksander Ceferin. Una decisione, secondo il quotidiano britannico, potrebbe arrivare già la prossima settimana.
La proposta di sospendere Israele dalle competizioni arriva dopo le pressioni di un gruppo di esperti indipendenti delle Nazioni Unite, che hanno chiesto a FIFA e UEFA di intervenire in risposta agli attacchi israeliani a Gaza scatenati dagli eventi del 7 ottobre 2023. I rapporteurs dell’ONU hanno sottolineato che “gli organismi sportivi non devono chiudere un occhio sulle gravi violazioni dei diritti umani, soprattutto quando le loro piattaforme vengono utilizzate per normalizzare ingiustizie”. L’esclusione colpirebbe, tra gli altri, il Maccabi Tel Aviv, ancora in gara in Europa League, e potrebbe comportare la cancellazione della partita di qualificazione Mondiale tra Italia e Israele prevista il 14 ottobre a Udine.
La reazione israeliana non si è fatta attendere. Il ministro dello Sport Miki Zohar ha dichiarato di “essere al lavoro con il premier Benjamin Netanyahu e con il presidente della Federazione calcistica israeliana, Moshe Zuares, per impedire questa mossa”.
Lo stesso presidente della Federcalcio israeliana, Moshe Zuares, ha rilasciato una dichiarazione ai media internazionali. “Penso che il presidente della UEFA, Aleksander Ceferin, stia facendo un lavoro fantastico nel mantenere il calcio in movimento, assicurandosi che tutti possano giocare. Tuttavia, fermare il calcio non fermerà la guerra né cambierà la situazione. Io prego ogni giorno perché la guerra finisca, perché possiamo vivere in pace con i nostri vicini, perché i nostri ostaggi tornino a casa e perché i nostri figli possano giocare con i bambini palestinesi. Il nostro problema non è con i Palestinesi, ma solo con Hamas. Fermare il calcio non aiuterà in alcun modo; non abbiamo visto che la guerra tra Russia e Ucraina sia finita dopo il divieto alle squadre russe, quindi non vedo come questo risolverebbe qualcosa”.
Negli Stati Uniti, il Dipartimento di Stato ha assicurato che farà “tutto il possibile per fermare qualunque tentativo di escludere la Nazionale israeliana dal Mondiale”, che si terrà il prossimo anno negli Stati Uniti, Canada e Messico. Al momento, la UEFA non ha rilasciato commenti ufficiali. La situazione resta quindi in evoluzione, con la comunità calcistica internazionale divisa tra pressione diplomatica e considerazioni sportive, mentre il mondo osserva le possibili conseguenze di una decisione senza precedenti.