"Ma questi israeliani sono completamente pazzi" mi ha gridato al telefono una parente milanese incastrata a Tel Aviv per via dei missili balistici iraniani. "Un attimo prima suonano le sirene e corrono nei bunker, un attimo dopo tornano alle loro vite come se nulla fosse. Devi vedere la spiaggia, è piena di ragazzini che giocano a pallone". Riaggancia, ancora in…
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Dolore, solidarietà, speranza
SCIALOM ZARRUGH Scialom Zarrugh è il titolare di Pankina, uno dei ristoranti italiani più in voga nell'eclettico panorama culinario di Tel Aviv. In seguito alla strage del 7 ottobre, Scialom ha deciso di impegnare la sua cucina alla preparazione di mille pasti al giorno per i militari al fronte e per gli sfollati. "Dopo un paio di giorni di impotenza,…
Ecco chi sono (veramente) i soldati dell'esercito israeliano
YONATAN BARKAT Yonatan Barkat ha ventidue anni, è figlio di Alona Barkat (Presidente della squadra di calcio Hapoel Beer Sheva), nipote di Nir Barkat (ex Sindaco di Gerusalemme e attuale Ministro dell'Economia), e incarna alla perfezione la nuova generazioni di soldati dell'IDF. I combattenti 2.0, possiamo definirli: non meno preparati e ideologici dei loro antenati, certamente non meno coraggiosi. Questi…
Il riservista più anziano della storia d'Israele
Ogni guerra ha il proprio volto. Migliaia di morti, centinaia di ostaggi, decine e decine di soldati: eppure resta impressa un’immagine che, talvolta, racchiude in sé tutte le vittime, gli eroi, raccontando così la loro storia, nonché il dramma della tragedia in corso. Ecco che, tra i volti simbolo della guerra in corso in Israele, vi è senza dubbio quello…
Sostenere Israele significa sostenere la vita
Occorre tempo per giudicare la Storia. Occorre tempo per comprendere la guerra, per accettarla, per digerirla. Occorre tempo per far rimarginare le ferite. La prospettiva del domani rende ieri passato. Senza domani, ieri è un oggi infinito. Ecco, in questo momento, Israele vive nell'oggi infinito: un tempo sospeso, indefinito, che potrebbe durare giorni, settimane, mesi, anni. Un concetto un po'…
"We have been suffering injustice for fifty years" - Interview with Ilana Romano, wife of one of the victims of the 1972 Munich massacre
Fifty years have passed since the attack at the Munich Olympics in 1972: the sporting event turned into a massacre - both physical and in the media - of the athletes of the Israeli delegation. A tragedy that took place in the light of day, under the eyes of the world. A combination of the ghosts of the past of…
"Sono cinquant'anni che subiamo ingiustizie" – Intervista ad Ilana Romano, moglie di una delle vittime del massacro di Monaco ’72
Cinquant'anni sono trascorsi dall'attentato alle Olimpiadi di Monaco di Baviera nel 1972: l'evento sportivo diventato massacro, fisico e mediatico, degli atleti della delegazione israeliana. Una tragedia avvenuta alla luce del giorno, sotto gli occhi del mondo. Un connubio tra i fantasmi del passato di una Seconda Guerra Mondiale non troppo lontana e il più recente terrorismo islamico. Nello stesso luogo…
In ricordo di A. B. Yehoshua. “Boolie e mio padre amici di una vita” - Intervista a Fania Oz
La scomparsa di A. B. Yehoshua, da molti soprannominato Boolie, non ci ha colti alla sprovvista. Da tempo l'acclamato scrittore aveva cominciato a separarsi dai suoi famigliari, dagli amici di una vita e dai lettori sempre fedeli. Solo poche settimane fa, Yedioth Aharonot, il quotidiano più letto in Israele, gli aveva dedicato una copertina d'addio nella quale Yehoshua aveva annunciato…
Il riconoscimento speciale del Presidente Herzog al soldato Daniel Pavoncello: "Non dobbiamo mai smettere di metterci alla prova"
Tra i massimi riconoscimenti ai quali può aspirare un soldato israeliano durante il suo servizio militare, vi è quello consegnato dal Capo di Stato, Yitzhak ‘Bougie’ Herzog, durante il Giorno dell'Indipendenza, Yom Ha Atzmaut, in una cerimonia solenne trasmessa su tutte le reti televisive nazionali. Quest'anno, tra i 120 soldati meritevoli di tale riconoscimento, vi è anche un soldato Made…
Yom HaShoah alla Knesset: un’atmosfera famigliare
Insieme ad un gruppo di ebrei italiani, ormai italo-israeliani, ho presenziato oggi alla cerimonia ufficiale di Yom HaShoah alla Knesset, il parlamento israeliano. L’invito è arrivato proprio dal governo israeliano, che ha espresso il desiderio di avere in sala anche una rappresentanza europea. La Hevrà, ovvero l’Associazione degli Ebrei italiani in Israele, ha risposto all’appello senza esitare. Un gruppo eterogeneo…