La strage di 7 ottobre (che dovremmo imparare a chiamare con la data ebraica di Shemini‘atzèret e Simchàt Torà) con tutte le reazioni che ci sono state ha posto un serio interrogativo sul significato e sui rischi dell’imminente giorno della memoria del 27 gennaio 2024. Per avere qualche strumento in più in questa discussione è bene chiarire i termini e…
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Inaugurata la mostra “Le parole dell’odio”, una riflessione sui delatori nella Shoah
Inaugurata a ridosso del Giorno della memoria la mostra Le parole dell’odio. Gli ebrei romani venduti ai nazisti, un progetto culturale della Comunità Ebraica di Roma e della Fondazione Museo della Shoah che si propone come punto di partenza per riflettere sul ruolo dei delatori durante l’occupazione nazifascista di Roma. Si tratta di un tema estremamente doloroso per la storia…
Odio per Israele e antisemitismo: i dati preoccupanti emersi dopo il 7 ottobre
È un’esperienza comune agli ebrei di tutto il mondo: un’ondata potente di antisemitismo (con la maschera dell’antisionismo) è seguita immediatamente alla strage del 7 ottobre. Anche in Italia questa tendenza si è sviluppata al di là di qualunque previsione. Per capire questa dinamica e le sue radici, Shalom ha parlato con Asher Daniel Colombo, presidente dell’Istituto Cattaneo, uno dei più…
“Never Again” significa agire adesso – Il congresso dell’EJA a Cracovia
Shoà, Israele, antisemitismo ed antisionismo. Questi sono stati i temi affrontanti al congresso dell’European Jewish association (EJA) a Cracovia per la giornata della memoria. Ricordare la Shoà e condannare tutti gli eventi che dal 7 ottobre hanno riportato il terrore tra gli ebrei del mondo. Il simposio iniziale ha visto l’intervento dei leader delle comunità ebraiche europee. I vari esponenti…
La via del racconto: gli ebrei lungo la Via Emilia
La storia è sempre in movimento: non è mai una linea, ma sempre uno spazio. A tal proposito, “Culture Ebraiche Lungo la Via Emilia”, un docufilm di Bruna Bertani, autrice e regista, che Rai 5 manderà in onda il 27 gennaio alle 21:45 per la Giornata della Memoria, ha lo scopo di mostrare, in 60 minuti, i territori dell’Emilia Romagna…
You do not deserve our sorrow
You have invited us. You have warmly welcomed us to your schools and to the halls of public institutions where we met with concerned, committed citizens. (As I am sure you understand, by ‘we’ I mean myself but also, of course, many other Jews of my generation who have accepted to give testimony as Holocaust survivors.) Stunned, you have asked…
Il riattivarsi dell’immaginario antisemitico
Dopo gli eccidi compiuti da Hamas il 7 ottobre, in Italia la solidarietà nei confronti degli ebrei massacrati è durata meno di un battito di ciglia. Il 10 di ottobre sono iniziate le manifestazioni contro Israele (che si sono fatte sempre più frequenti) promosse dalle organizzazioni arabo-islamiche vicine ad Hamas, e dalle associazioni della sinistra antagonista, con la partecipazione di…
“Il futuro rubato”: Alberto Fiano racconta lo spettacolo dedicato alla memoria
Raccontare la vita delle famiglie del quartiere ebraico di Roma nel periodo tra il 1934 e il 1943. Una fase caratterizzata da profondi cambiamenti, in cui i valori e le tradizioni ebraiche restavano saldi. Come vivevano le famiglie dell’ex ghetto all’epoca? Cosa riservava loro il futuro? Uno dei momenti più bui della storia ebraica romana, visto che la mattina del…
Le preoccupazioni sullo sviluppo dell’operazione a Gaza
Davvero non c’è più bisogno di molte truppe a Gaza? C’è molta discussione sulla stampa e nella politica israeliana a proposito dell’andamento della guerra. Essa certo procede con grande eroismo da parte dei militari, che progressivamente e con grandi sacrifici mettono a nudo l’immensa diffusione della fortificazioni che Hamas ha costruito nel sottosuolo della Striscia e la notevole complicità della…
Perché adesso non è possibile uno stato palestinese
Una campagna contro Israele I giornali italiani (e quelli di mezzo mondo), negli ultimi giorni quando parlano di Israele sono pieni di articoli che sostengono come per risolvere finalmente il conflitto basterebbe istituire i “due stati” e che Israele, o personalmente il suo primo ministro Netanyahu sarebbero responsabili di “dire di no”. I personaggi citati a sostegno della soluzione dei…