Un tributo a colui che è considerato
il padre del Neofuturismo. La mattina del 14 aprile al Cimitero dei Lupi di
Livorno è stato inaugurato un memoriale in ricordo dell’artista Daniel Schinasi,
scomparso a Nizza il 12 aprile dello scorso anno.
Dopo la celebrazione del rito e delle
benedizioni da parte del Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Livorno Rav
Avraham Dayan, alla presenza di amici, familiari e del Presidente della
Comunità Vittorio Mosseri, si è svolta l’inaugurazione del memoriale progettato
dallo stesso Schinasi, realizzato originariamente da Dilio Bianchi, dalla
pittrice Katia Cirinei (allieva dell’artista) e da Cino Design Italy.
“Il memoriale di mio padre è stato
concepito proprio per l’anniversario della sua scomparsa. Essendo il padre del
Neofuturismo ho creduto che fosse la cosa giusta per una persona che ha dato
così tanto al mondo dell’arte – racconta Sarah Schinasi, figlia di Daniel –
L’opera riproduce una porta progettata proprio da Daniel Schinasi, realizzata
in legno secondo lo stile del Neofuturismo”.
Nato nel 1933 ad Alessandria d’Egitto
da una famiglia livornese-sefardita, Schinasi ha mostrato sin da giovane un
amore per l’arte, che non ha tardato a diventare un lavoro a tempo pieno.
Formatosi tra l’Egitto, la Toscana e la Francia, dove ha approfondito lo studio
su Pissarro, Van Gogh e Gauguin, Schinasi ha realizzato i primi disegni seduto
nelle sale d’attesa delle stazioni ferroviarie, dove oggi sono esposti alcuni suoi
lavori, come il murale della stazione di Cecina, intitolato “Il treno testimone
delle vicende umane”, in cui l’artista raffigura lo storico incontro tra Papa
Giovanni Paolo II e il Rabbino Capo Elio Toaff (z.l), a cui nel 2016 ha
dedicato un busto in bronzo, in occasione del primo anniversario dalla morte
del rabbino.
Artista di livello internazionale,
nel corso degli anni Schinasi ha esposto le sue opere nelle gallerie d’arte più
celebri di tutto il mondo: dal Petit Palais di Ginevra alla Corcoran Gallery di
Washington, dal Museo della Scienza e della Tecnica di Milano fino al Museo U.
Nahon di Gerusalemme.
Nonostante i numerosi viaggi e i
rapporti con istituzioni, ambasciate e con tutto il mondo dell’arte, Schinasi
è sempre rimasto legato ai paesaggi della
Toscana e alla sua Comunità Ebraica.
“La comunità di Livorno ci ha accolti immediatamente quando l’anno scorso siamo tornati da Nizza dopo la morte di mio padre – racconta ancora Sarah Schinasi – Mi auguro che questo memoriale rappresenti un messaggio di pace, memoria e fratellanza tra gli uomini, proprio come i valori che richiamava il movimento Neocubofuturista. Accanto a lui sono sepolti il pittore Ulvi Liegi (Luigi Levi) e Rav Elio Toaff”.
Il Memoriale è soltanto la prima di una serie di tappe per ricordare l’opera di Daniel Schinasi dopo la sua ultima grande mostra del gennaio 2019 “Daniel Schinasi. Il viaggio neofuturista”, curata da Giorgio Bacci. È in corso la creazione degli Archivi Neofuturisti con il curatore Ermanno Tedeschi, mentre il prossimo autunno verrà inaugurata una mostra ad Amsterdam, realizzata in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura e Ulrike Hahn Ricercatrice dell’Università di Rotterdam, che ha realizzato il film L’Exode du Juif Italien d’Alexandrie.
A maggio è inoltre prevista una mostra digitale sul Neofuturismo in collaborazione con Casa Sefarad-Israel MAEC di Madrid, dove è esposto il polittico Il Battesimo della Infanta Leonor, a cui si aggiungono altri eventi e mostre in programma a Livorno.
Giorgia Calò