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    Don’t Look Up, il nuovo fenomeno social made in Netflix

    Mancano solamente sei mesi prima che asteroide, grande quanto il monte Everest, colpisca la Terra. Questa è la terribile scoperta fatta da Randall Mindy (Leonardo DiCaprio) e Kate Dibiasky (Jennifer Lawrence), due astronomi dell’Università del Michigan. Dopo aver informato la Casa Bianca e il mondo intero dell’arrivo imminente di una catastrofe, però i due scienziati si trovano di fronte a una reazione inaspettata: l’indifferenza. Così si può riassumere in poche righe Don’t Look Up.

     

    Diretta da Adam McKay, il regista de La Grande Scommessa e di Vice – L’uomo nell’ombra, questa commedia irriverente e dissacrante negli ultimi giorni ha infiammato i social network, dividendo come non mai il pubblico a riguardo. E non è un caso che esista una tale divisione, questo perché ci mostra nella maniera più cruda possibile la nostra natura.

     

    Evidenti sono i richiami alle due più grandi emergenze che l’umanità sta affrontando: quella sanitaria e quella climatica. E quale migliore metafora se non quella di una caduta di una cometa sulla Terra?

    Viviamo in un contesto pandemico nel quale siamo invasi da notizie contrastanti e confuse sul virus che, proprio come l’asteroide, si è abbattuto improvvisamente sull’intera umanità, trovandola del tutto impreparata.

     

    Allo stesso tempo il vero messaggio che ha voluto lanciare McKay è una critica a chi si rifiuta di riconoscere l’esistenza di un’emergenza come quella del cambiamento climatico, vista dalla società ancora con troppa diffidenza, soprattutto quando vi sono interessi politici ed economici.

     

    Per lanciare questo messaggio McKay ha chiamato a raccolta le più grandi star di Hollywood. Oltre ai già citati Di Caprio e Lawrence, anche la tre volte Premio Oscar Meryl Streep, nel ruolo della Presidente degli Stati Uniti, e l’attore ebreo Jonah Hill, conosciuto per The Wolf of Wall Street, nel ruolo del figlio del Presidente e Capo di Gabinetto.

     

    Degna di nota è anche la presenza di Mark Rylance, che interpreterà Pio IX nel prossimo film di Spielberg Il rapimento di Edgardo Mortara, di Timothée Chalamet, considerato nonostante la giovane età ormai a tutti gli effetti un divo, di Cate Blanchett, Ron Perlman e tantissimi altri.

     

    Al primo posto nella classifica Netflix con più di 111 milioni di streams in poco più di una settimana, il colosso americano dello streaming si afferma ancora una volta capace di distribuire prodotti virali, a tal punto da creare una sorta di “effetto Don’t Look Up”, e allo stesso modo capace di far riflettere il pubblico con una critica all’ipocrisia dell’ambiente politico, di quello finanziario e di quello mediatico.

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