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SPECIALE PESACH 5784

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    Gusto Kosher ad Excellence per raccontare storie, intrecci, sapori e territorio

    Uno spazio dedicato a Gusto Kosher all’interno di Excellence, la manifestazione enogastronomica che si tiene alla Nuvola di Fuksas a Roma dal 10 al 14 novembre.

     

    A chiudere la prima giornata di Excellence un evento dedicato alla cucina kasher: Gusto Kosher è l’appuntamento annuale dedicato alla cucina ebraica, ideato da Le Bon Ton Catering in collaborazione con Beshushu e Food Confidential e dallo scorso anno esiste anche in versione podcast, in cui chef ed esponenti del mondo culinario raccontano una serie di ingredienti e i loro usi nelle diverse tradizioni.

     

    “Cibo e territorio. Geografia dei sapori in chiave ebraica” è stato il tema intorno a cui hanno riflettuto gli ospiti intervenuti, dopo il saluto del Rabbino Capo Riccardo Di Segni. Tra gli ospiti, la Presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello, lo Chef  Roy Cáceres,  stella Michelin per il ristorante Metamorfosi a Roma, e ospite della prima puntata del podcast di Gusto Kosher, Ariela Piattelli, Direttore di Shalom, media partner dell’evento, Giovanni Terracina, Chef e fondatore di Le Bon Ton Catering, Gabriella Yael Franzone, Coordinatrice del Dipartimento culturale della Comunità Ebraica di Roma, Antonella De Santis giornalista del Gambero Rosso, Ilana Efrati, designer e videoartist in Israele e Alessandra Magliaro, giornalista di ANSA.

     

    Moderati da Nerina Di Nunzio, i relatori hanno riflettuto sul legame tra cibo e territorio, su come un ingrediente o un piatto, possa cambiare a seconda della zona in cui viene realizzato, semplicemente variando un ingrediente o una preparazione. La ricetta rimane la stessa, spesso, ma la sua esecuzione può variare. Ecco dunque che il territorio diventa intreccio di tradizioni, di famiglie, di commercio:

     

    “Il tuo territorio di origine è parte di te. – dice lo Chef Caceres – Ricordo la prima volta che ho assaggiato la carne cruda, l’ho sempre portata nella mia memoria e ho creato dei piatti sulla base di questo ricordo”. Il territorio dunque viene concepito come elemento chiave per costruire la propria memoria gastronomica e nonostante le evoluzioni e le contaminazioni, in qualche modo si ritorna sempre alle origini: “il cibo è casa. È un territorio a sé stante. Il cibo, come la natura, va oltre i confini, perché il cibo non può restare fermo in un posto, gli ingredienti, i piatti viaggiano in giro per il mondo” è il pensiero di Ilana Efrati, che ha portato la sua passione per la moda e per le materie prime da Tel Aviv a Todi.

     

    Legame con il territorio dunque, ma anche con il tempo, come ha spiegato il direttore Ariela Piattelli: “La cucina ebraica kasher ha anche la funzione ci collocarci nel tempo. – ha detto Piattelli – La cucina tradizionale delle feste ebraiche ci orienta nei vari momenti dell’anno. Un esempio per tutti, nel momento più drammatico della storia recente del nostro Paese, durante il primo lockdown, quando ci sentivamo tutti spaesati, disorientati, ad un certo punto gli ebrei della comunità hanno dovuto organizzarsi per Pesach, la Pasqua ebraica. Una festività piena tradizioni e di regole molto precise sull’alimentazione. Organizzarci, cucinare, preparare la sera del Seder ci ha aiutato a riacquistare la dimensione del tempo, in un momento in cui questa sembrava dissolversi. In questo senso la cucina è stata una forma di resistenza”:

     

    Al termine del panel gli ospiti hanno potuto assaggiare una selezione di vini e di cibi Kasher preparati da Le Bon Ton Catering.

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