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    I Counting Crows per la prima volta in Israele

    La band americana Counting Crows si esibisce per la prima volta in Israele, all’Anfiteatro di Ra’anana (14 settembre).

     

    La rock band, molto popolare nello Stato Ebraico, si è formata in California nel 1991, irrompendo sulla scena musicale nel 1993 con il loro album di debutto di successo “August and Everything After”, che ha venduto milioni di copie ed è diventato uno dei capisaldi dell’epoca, con il frontman Adam Duritz diventato un’icona grazie alla sua famosa criniera di dreadlocks. La band negli anni ha raggiunto la vetta nelle classifiche israeliane con decine di migliaia di copie vendute.

     

    In quasi trent’anni, i Counting Crows hanno pubblicato otto album. Tra i loro più grandi successi ci sono anche “A Long December”, “Accidently In Love”, che era nella colonna sonora di Shrek 2, che è valsa una nomination agli Oscar, agli Emmy e ai Grammy; e la loro cover di successo di “Big Yellow Taxi” di Joni Mitchell.

     

    Per l’occasione il sito d’informazione israeliano Ynet ha intervistato il frontman Adam Duritz.

     

    “Sono molto eccitato. Ci sono già stato, ma sono entusiasta di poter suonare. Spero di avere anche il tempo per esplorare (il paese)”, racconta Duritz, che torna nello Stato Ebraico dopo quasi 40 anni. Infatti da giovane, l’artista americano ha lavorato al Kibbutz Nir Oz nel sud di Israele.

     

    “Mi ha insegnato cos’è il lavoro. – dice – Svegliarsi alle prime luci dell’alba tutti i giorni per lavorare con le mani.” Il periodo nel kibbutz lo ha aiutato a familiarizzare con il lavoro manuale, che gli ha permesso, una volta tornato negli States, di trovare lavoro nell’edilizia per mantenersi mentre cercava di farcela nel mondo della musica.

     

    Lo spettacolo in Israele fa parte di un tour mondiale organizzato per promuovere l’EP del 2021 della band, intitolato “Butter Miracle Suite One”. “Non ho idea di come sarà lo spettacolo”, dice Duritz, ma la tipica serata estiva di Tel Aviv è “l’atmosfera perfetta per un concerto”.

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