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    Israele lancia l’operazione ‘Scudo e Freccia’ a Gaza. Eliminati tre terroristi della Jihad islamica

    Lanciata nella notte dalle Forze di Difesa israeliane (IDF)
    l’operazione militare “Scudo e Freccia”, che ha portato all’uccisione di tre
    terroristi ai vertici delle Brigate al – Quds, il braccio armato della Jihad
    islamica, nella Striscia di Gaza, durante un raid aereo. L’attacco arriva dopo
    una settimana di crescente violenza, durante la quale oltre 100 razzi sono
    partiti da Gaza verso Israele.

    Nei bombardamenti sono morti alcuni civili, secondo quanto
    riportano fonti palestinesi, inclusi i membri delle famiglie dei tre leader
    dell’organizzazione terroristica, e ci sono feriti. Un’esplosione ha colpito
    l’ultimo piano di un condominio a Gaza City e una casa nella città meridionale
    di Rafah.

    Nel timore di una risposta da parte della Jihad, l’esercito
    israeliano ha disposto lo stato di allerta e ha ordinato ai residenti dell’area
    circostante la Striscia di Gaza di rimanere vicino ai rifugi antimissile fino
    alle 18 di giovedì. Chiuse le strade e interrotto il traffico della linea
    ferroviaria a sud della città di Ashkelon e Sderot.

    Come riferito dal portavoce dell’IDF, sono stati uccisi
    Khalil Bahtini, comandante delle Brigate al – Quds per il nord della Striscia
    di Gaza; Tareq Izzeldeen, portavoce dell’organizzazione, responsabile di
    attività terroristiche a Gaza e Cisgiordania; Jehad Ghanam, segretario del
    Consiglio militare delle Brigate al – Quds.

    Colpiti da droni e aerei da guerra israeliani anche sei
    postazioni militari della Jihad dentro la Striscia di Gaza, utilizzate
    principalmente come centri logistici e di stoccaggio.

    Anche il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, ha avvertito che
    Israele “pagherà un prezzo” per le uccisioni. “Assassinare i leader con
    un’operazione insidiosa non porterà sicurezza all’occupante, ma piuttosto più
    resistenza”, ha detto Haniyeh. L’esercito israeliano ha annunciato che
    l’operazione militare ha raggiunto l’obiettivo e, se necessario, espanderà i
    suoi attacchi. Il premier Benjamin Netanyahu ha convocato per stasera il
    Gabinetto di sicurezza. Richiamati anche centinaia di riservisti.

     

     

     

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