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    La scrittrice che boicotta Israele

    La famosa scrittrice irlandese Sally Rooney, ha rifiutato di concedere i diritti del suo ultimo romanzo “Beautiful World, Where are you” alla casa editrice israeliana Modan, come gesto di boicottaggio verso Israele.

    La Rooney, che in passato aveva concesso la traduzione in ebraico dei suoi due precedenti romanzi “Persone Normali” e “Parlarne tra amici”, ha deciso di non rinnovare il contratto per il terzo romanzo, come forma di protesta contro l’occupazione dei territori palestinesi da parte di Israele.

    La notizia arriva dal quotidiano israeliano Haaretz, che in occasione dell’uscita del nuovo romanzo, ha pubblicato un’intervista alla Rooney e ,l’ha aggiornata, annunciando che la scrittrice ha firmato una petizione in cui si chiede “la fine del sostegno a Israele da parte delle potenze globali, in primis degli Stati Uniti, nonché il taglio dei rapporti commerciali e culturali”. 

    Un gesto che ha suscitato reazioni e polemiche sui social e nel mondo culturale, in cui Sally Rooney è considerata una delle più grandi scrittrici contemporanee, rappresentante del pensiero dei ragazzi di oggi. Non stupisce il fatto che già nel suo romanzo d’esordio “Persone normali”,  la Rooney manifesti i primi segni di boicottaggio verso Israele, ambientando  i due protagonisti Marianne e Connel ad una manifestazione di protesta contro l’attacco israeliano alla striscia di Gaza.

    “Sento che non sarebbe giusto nelle circostanze attuali accettare un nuovo contratto con una società israeliana che non prende le distanze dall’apartheid nei confronti dei palestinesi e che non sostenga i diritti del popolo palestinese sanciti dall’ONU” è stata la giustificazione della Rooney alla stampa. 

    Per aggiungere al danno la beffa, la scrittrice ha dichiarato di sostenere i movimenti BDS, intenzionati a porre fine al controllo israeliano dei territori conquistati durante la Guerra dei Sei Giorni e che richiedono il ritorno in patria  dei rifugiati palestinesi espulsi nel 1948.

    ” È davvero un peccato che Sally Rooney abbia scelto la strada della discriminazione e del boicottaggio” ha sostenuto il Direttore della Divisione per gli Affari Culturali e Scientifici del Ministero degli Esteri israeliano Nurit Tinari, ” la letteratura e l’arte hanno lo scopo di favorire il dialogo. Ci aspettiamo che un autore voglia favorire il dialogo, ascoltare altri punti di vista e influenzare attraverso il discorso”. 

    La Rooney lascia comunque aperta la possibilità di una traduzione in ebraico di “Beautiful World, Where are you”, purché non violino le linee guida del boicottaggio del BDS … sempre che trovi un editore israeliano disposto a pubblicarla. 

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