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    Tutto pronto per Yom Yerushalaim: tremila agenti schierati per la Marcia delle Bandiere

    Più di tremila uomini, tra polizia
    e personale militare, verranno impiegati giovedì in occasione della Marcia
    delle Bandiere, che si svolge ogni anno alla vigilia di Yom Yerushalaim, giorno
    in cui si festeggia la riunificazione della capitale dello Stato d’Israele con
    la Guerra dei Sei Giorni.

    La marcia partirà dal centro di
    Gerusalemme, entrerà nella Città Vecchia dalla Porta di Damasco nel Quartiere
    Musulmano e procederà verso il Quartiere Ebraico finendo nella piazza del Muro
    Occidentale. Le strade del centro di Gerusalemme, comprese le strade Keren
    Hayesod, King George e Bezalel, saranno chiuse durante la parata e i trasporti
    pubblici saranno reindirizzati su percorsi alternativi.

    Durante un briefing di martedì
    pomeriggio, il comandante della polizia del distretto di Gerusalemme Doron
    Turgeman ha sottolineato che “le forze dell’ordine si stanno preparando
    per ogni eventualità, incluso il lancio di razzi”.

    Il gruppo terroristico Hamas ha
    invitato i palestinesi a partecipare giovedì alle preghiere mattutine alla
    moschea di Al-Aqsa e ha avvertito Israele di non “attraversare alcuna linea
    rossa”. “Qualsiasi violazione delle nostre linee rosse significherà che la
    resistenza avrà voce in capitolo”, ha affermato il rappresentante del
    gruppo terroristico in Libano, Ali Baraka, che ha definito la Marcia una
    “provocazione contro il popolo palestinese e una violazione della santità
    di Al Aqsa”. Nel 2021, la manifestazione servì come pretesto ad Hamas per
    lanciare razzi su Gerusalemme, atto che portò successivamente all’inizio
    dell’Operazione Guardiani delle Mura.

    Tuttavia, secondo l’IDF è
    difficile che si ripeta una situazione del genere, ha riferito Israel Hayom lunedì. Infatti
    l’Operazione Scudo e Freccia, nonostante abbia avuto come obiettivo la Jihad
    islamica, ha permesso a Israele di porsi in una posizione più sicura anche nei
    confronti di Hamas.

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