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    Eshkol Nevo vince con “Le vie dell’Eden” il premio Adelina Della Pergola

    Conclusa la XXIII edizione del Premio
    Letterario ADEI WIZO Adelina Della Pergola. Dopo tre anni di premiazioni da
    remoto, a causa dell’emergenza pandemica, si torna finalmente in presenza come
    da tradizione, stavolta a Livorno. Presenti all’evento molti studenti e
    cittadini livornesi, ma anche tantissime componenti dell’ADEI WIZO. Un
    riconoscimento importante per gli amanti della letteratura, specialmente perché
    l’iniziativa ha avuto per quest’anno due autori assai noti come Eshkol Nevo e
    Andrea Molesini, mentre in collegamento hanno partecipato Ayelet Gundar-Goshen,
    Yigal Leykin e Max Gross. Un panel prestigioso, composto dai principali
    esponenti della nuova generazione di autori israeliani. Istituito nel 2000 e
    dedicato a Adelina Della Pergola dal 2008, educatrice e Presidente dell’Associazione
    che riunisce le Donne Ebree d’Italia il premio rappresenta un importante
    riconoscimento promosso da ADEI-WIZO. Lo scopo principale è quello di
    permettere al pubblico di conoscere tutti i modi di declinare l’ebraismo grazie
    alla narrativa, dalla tradizione all’arte per arrivare alla cultura e alla
    storia.

    Il pluripremiato e amato autore Eshkol Nevo ha
    ricevuto il Premio dalle mani di Susanna Sciaky, Presidente dell’Adei. Ha poi
    preso la parola per raccontare qualcosa in più del suo libro “Le vie dell’Eden”
    (Neri Pozza) scelto dalla giuria popolare. “Il primo Premio Letterario che ho
    ricevuto è stato proprio questo, ADEI WIZO Adelina Della Pergola, per “La
    simmetria dei desideri” ha ricordato Nevo. All’epoca fu proprio quello di cui
    avevo bisogno per spronarmi a continuare questo mestiere. Si può dire che oggi
    sto chiudendo un cerchio. Un ringraziamento all’ADEI WIZO e a Neri Pozza che
    hanno creduto in me fin dall’inizio” ha aggiunto lo scrittore. “Una delle cose
    che possiamo fare è ri-umanizzare e dare la vita alle parole che sono state
    usate fino a consumarsi, che altrimenti rischiano di diventare parole innocue.
    Uno scrittore deve essere in contatto molto fisico con la vita”.

    Per quanto riguarda invece il Premio per la
    sezione ragazzi è stato assegnato alla scrittrice Ayelet Gundar Goshen con
    “Dove si nasconde il lupo”. L’autrice si è collegata a distanza da Israele. “In
    fondo il mistero della vita non è l’esplorazione dell’universo – ha spiegato
    l’autrice – ma cercare di capire chi sono le persone a noi più care. Ed è
    questo l’aspetto veramente umanistico della letteratura, perché ci troviamo ad
    affrontare tutti gli stessi problemi”.

    La cerimonia è proseguita con i saluti da
    Israele di Sergio Della Pergola, che assieme a sua sorella Mara tiene in vita
    il ricordo della madre attraverso questo importante premio annuale.

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