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    TURCHIA: LA LIRA CROLLA, ERDOGAN RASSICURA ‘LORO HANNO I DOLLARI E NOI DIO’

    Ankara, 10 ago. (AdnKronos/Aki) – La lira turca crolla, precipita al   minimo storico nei confronti del dollaro e, nel mezzo delle tensioni   con gli Stati Uniti, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è stato   costretto a intervenire per rassicurare il Paese. Da inizio anno,   riporta l’agenzia di stampa Dpa, la lira turca ha perso più del 43%   del suo valore sul dollaro e stamani è arrivata a scambiare fino a   6,21 sul biglietto verde e 7,1 sull’euro. “Non dimenticate questo: se loro hanno i dollari, noi abbiamo la nostra gente, il nostro Dio”, ha detto ieri sera Erdogan da Rize. In giornata è previsto un annuncio del ministro delle Finanze e genero  del presidente, Berat Albayrak, che dovrebbe rivelare i piani per una “nuova economia” nel tentativo di rassicurare gli investitori. Intanto il leader turco è tornato a denunciare “le varie campagne” portate avanti contro la Turchia e ha ribadito: “Non   dategli credito”. “Oggi stiamo meglio di ieri e domani staremo ancora   meglio – ha promesso – Non ho dubbi su questo”. “Noi lavoriamo sodo”,  ha aggiunto. Nelle ultime ore è tornata ad Ankara la delegazione guidata dal neo vice ministro degli Esteri, Sedat Onal, che era in missione a  Washington dopo le ultime tensioni esplose con la decisione degli   Stati Uniti di imporre sanzioni contro i ministri turchi di Giustizia   e Interni in relazione al mancato rilascio del pastore americano   Andrew Brunson, arrestato in Turchia nel 2016 con l’accusa di   terrorismo e spionaggio e ora agli arresti domiciliari. I colloqui a Washington con il vice segretario di  Stato John Sullivan sembrano non aver dato risultati. Nessun dettaglio  sui negoziati tra i due Paesi alleati Nato è stato fatto trapelare dai  media turchi.  Albayrak ha definito “inaccettabili” le sanzioni americane e ha   sostenuto che hanno un “impatto limitato” sull’economia turca.        (Rak/AdnKronos)

     

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