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    CORONAVIRUS: ISRAELE, ESPLOSIONE CONTAGI FRA ULTRAORTODOSSI. AUTORITA’ VALUTANO LOCKDOWN DI BNEI BARAK

    E’ sempre più allarme in ISRAELE per l’esplosione di contagi fra gli haredi, i ‘timorati di Dio’. Nella città ultraortodossa di Bnei Barak, vi sono stati 159 casi di coronavirus nelle ultime 24 ore portando il totale 730. Questa città di circa 190mila abitanti è diventata il secondo focolaio dell’epidemia dopo Gerusalemme, dove i contagiati sono in tutto 780 (ieri erano 650). Le autorità israeliane stanno quindi valutando se imporre un pieno ‘lockdown’ nella città ultraortodossa di Bnei Barak è la polizia ha eretto posti di blocco all’ingresso dell’abitato. 

    Secondo Times of Israel,  la maggior parte dei contagi della città è stato riscontrato fra gli ultraortodossi. Riuniti in comunità chiuse, con famiglie molto numerose, che vivono spesso in zone popolose, gli ultraortodossi sono apparsi spesso restii a obbedire alle regole di distanziamento sociale. Domenica centinaia di persone hanno partecipato ad un funerale a Bnei Barak, mentre lunedì la polizia ha fatto irruzione nel quartiere ultraortodosso di Mea Sharim a Gerusalemme per disperdere gruppi anche di centinaia di persone che pregavano nelle sinagoghe. Ancora oggi vi sono stati sei arresti per violazione delle regole sanitarie in una sinagoga della città ultraortodossa di Modi’in Illit. 

    Le autorità israeliane hanno intanto ristretto ieri sera i regolamenti per la pratica religiosa ebraica, che per molte preghiere prevede un quorum minimo di dieci uomini adulti (minyan). Per i prossimi sette giorni le preghiere pubbliche non potranno coinvolgere più di una persona, ma il rabbino del Muro del Pianto potrà autorizzare preghiere di dieci persone in tempi e modalità concordati e approvati dal ministero della Salute. Anche il ministro degli Affari Religiosi potrà autorizzare preghiere di dieci persone allo scopo di trasmetterle sulle emittenti. Per le circoncisioni è previsto un massimo di dieci partecipanti, mentre per i funerali si arriva a 20 persone ma il rito si deve svolgere all’aperto. 

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