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    Elezioni: Netanyahu verso vittoria. 65 seggi su 120

    Il premier Benyamin Netanyahu è lanciato verso la vittoria elettorale che lo confermerebbe per un quinto mandato. In base allo spoglio del 96% dei voti espressi, il Likud e ‘Blu Bianco’ di Gantz sono appaiati a 35 seggi ognuno come partito. Ma la coalizione di destra del premier al momento attuale ha 65 seggi dei 120 disponibili alla Knesset e questo le consente di avere la maggioranza di governo. 

     ”Sono molto emozionato. Questa è la notte di una vittoria immensa. Sia ringraziato il Cielo che siamo giunti a tanto”: con queste parole il premier Benyamin Netanyahu ha esordito nel proprio intervento fra i sostenitori del Likud riuniti a Tel Aviv. ”La nostra è stata una vittoria che non si poteva nemmeno immaginare”, ha aggiunto il premier che era accompagnato dalla moglie Sarah. ”Il popolo di Israele mi ha confermato la fiducia per la quinta volta”. 

    Se Netanyahu festeggia altri escono a pezzi dalle elezioni.

    Il partito laburista di Avi Gabbai e’ uscito seccamente sconfitto nei tre exit-poll pubblicati dalle reti televisive israeliane secondo cui nella prossima Knesset avra’ 7-8 deputati (su un totale di 120). Nelle politiche del 2015 – in cui si erano presentati soto la guida di Isaac Herzog e assieme al partito centrista di Tzipi Livni – i laburisti avevano ottenuto 24 seggi. ”Si tratta di un fallimento duro e doloroso”, ha ammesso la dirigente laburista Shelly Yechimovic. ”E’ il risultato peggiore che abbiamo mai conseguito nella intera storia del partito laburista. Siamo sotto shock”. Da queste elezioni la sinistra israeliana e’ uscita molto ridimensionata. Il partito Meretz avrebbe ottenuto 4-5 seggi mentre le liste arabe – che nella scorsa Knesset avevano conquistato 13 seggi – per ora possono contare solo sui 6-7 seggi di Hadash-Taal. Sette seggi ciascuno otterrebbero i partiti religiosi Shas e Utj, quattro seggi sia per Yisrael Beitenu (Giudaismo unito della Torah) che per Kulanu (formazione fondata da un ex ministro del Likud). Rimarrebbero fuori dalla Knesset, perché non avrebbero superato la soglia di 3,25%, tre partiti: il partito arabo Ra’am Balad, la nuova destra di Hayamin Hadahash e la formazione liberal-nazionale di Zehut.

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