Skip to main content

SPECIALE PESACH 5784

Scarica il Lunario 5784

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati

    Pitigliani Kolno’a Festival, vincono ‘The Rabbi from Hezbollah’ e ‘Golda’

    Sono, in ordine di preferenza, ‘The Rabbi from Hezbollah’ di Itamar Chen, ‘Golda’ e ‘The Unorthodox’ i tre film piu’ votati dal pubblico romano della quattordicesima edizione del PKF, il Pitigliani Kolno’a Festival dedicato a Israele e all’ebraismo nel cinema. In scena dal 16 al 20 novembre 2019 alla Casa del Cinema di Roma e al Centro Ebraico italiano Pitigliani, diretto da Ariela Piattelli e Lirit Mash il festival che si e’ appena concluso ha proposto anteprime, incontri con i registi e panel. “The Rabbi from Hezbollah”, il film che ha conquistato il pubblico, ha partecipato all’ultima edizione del Docaviv festival e racconta la storia di Ibrahim, nato in un piccolo villaggio in Libano e destinato a diventare come suo padre agricoltore e pastore, ma destinato dalla sorte a tutt’altre attivita’, comprese le pericolose e segrete operazioni israeliane mai tentate prima in Libano negli anni Ottanta e Novanta. 

    Il secondo film piu’ votato dal pubblico ‘Golda’, diretto a sei mani da Sagi Bornstein, Udi Nir e Shani Rozane e proposto in anteprima italica al festival, e’ basato su un’intervista inedita alla celebre primo ministro, su testimonianze e filmati d’archivio e racconta la gloriosa e travagliata storia di Golda Meir, “la regina del popolo ebraico”, com’era definita. 

    Era per la prima volta in Italia, accompagnato dal giovane regista Eliran Malka, la divertente commedia con innesti da musical ‘The Unorthodox’ che racconta la storia della nascita e dell’inaspettato successo elettorale, negli anni Ottanta, del partito politico dei sefarditi ortodossi Shas, per mano di uno sgangherato gruppetto capitanato da uno squattrinato tipografo, stanco dello strapotere dei potenti aschenaziti ultraortodossi. Il Premio alla Carriera 2019 e’ stato consegnato al regista Eran Riklis, uno dei piu’ importanti rappresentanti del cinema israeliano, il premio Emanuele (Lele) Luzzati, al corto ‘Come in certi romanzi russi’, di Rosanna Reccia. Il Festival ha anche ospitato l’incontro per la presentazione della prima edizione del progetto MOV(I)E, promosso dal CNA di Roma, finanziato dalla Camera di Commercio di Roma in collaborazione con Nina International e la Roma Lazio Film Commission. Il progetto si pone come obiettivo l’attenzione alle co-produzioni internazionali e ha lanciato l’irrobustimento del ponte tra Italia e Israele

    CONDIVIDI SU: