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    Gran Bretagna: May accusa Corbyn tollerante su ‘antisemitismo’

    Theresa May
    e il gruppo Tory ai Comuni hanno colto oggi la palla al balzo della recente scissione
    di otto deputati dal Labour per accusare il leader laburista Jeremy Corbyn di
    aver lasciato riemergere fenomeni di antisemitismo nel suo partito e di essere
    ormai alla guida di un partito “di estrema sinistra” e “istituzionalmente
    antisemita”. “Mai avrei immaginato di vedere un giorno cittadini
    ebrei preoccupati del loro futuro in questo Paese”, ha detto May rispondendo
    nel Question Time alla domanda-assist d’una deputata Tory che le chiedeva di
    condannare Corbyn. Il leader laburista ha replicato negando le accuse,
    condannando l’antisemitismo come inaccettabile “in qualunque partito”
    e assicurando “le misure più dure” per estirparne ogni traccia dal
    suo.

    Rimane un
    fatto che oltre ai sette deputati laburisti, oggi un altro parlamentare, Joan
    Ryan, ha lasciato oggi il partito guidato da Corbyn in segno di protesta,
    accusandolo di una linea pro-Brexit e di una deriva antisemita. Oggi, Ryan ha
    detto a radio Bbc che Corbyn ha “introdotto o permesso che entrasse nel
    nostro partito questa piaga dell’antisemitismo, che ha completamente infettato
    il partito”. “L’altro grosso problema è che penso che Jeremy Corbyn
    stia aiutando e favorendo una hard Brexit”, ha aggiunto la deputata,
    sottolineando che “un largo numero” di laburisti è scontento della
    leadership di Corbyn. Ryan ha quindi auspicato che altri deputati si uniscano
    al nuovo Gruppo indipendente. Secondo riportato oggi dal tabloid The Sun e
    dall’emittente ITV, il nuovo Gruppo indipendente potrebbe vedere presto
    l’adesione anche di tre parlamentari conservatori.

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