Il Rabbino ha iniziato il suo discorso ricordando che nel periodo di Rosh Hashanà si usa scambiarsi l’augurio di “un anno buono e dolce”. “Ma quest’anno non lo è stato. – ha detto il Rabbino Di Segni – E noi dobbiamo chiederci quale ruolo può avere la religione, come richiede quella preghiera”.
Il Rabbino ha ricordato come nella storia spesso le religioni abbiano avuto ruoli compromissori, a volte hanno perseguitato, altre sono state perseguitate. “Nell’era biblica c’era il potere del Re, che rappresentava lo Stato, poi c’era il sacerdozio, e infine anche un terzo ruolo, ovvero quello del profeta, il quale alzava la voce e diceva ciò che non andava”.
Ed è quest’ultimo, secondo il Rabbino Di Segni, il ruolo che la religione deve esercitare: “Le religioni devono avere un ruolo critico, dunque intervenire nel dibattito, ma è fondamentale anche un ruolo profetico: ovvero quello di dire qualcosa al mondo. Noi non siamo i padroni della terra, tutto ciò che ci è stato dato ci è stato messo a disposizione, e non per distruggerlo”.
Tornando al tema del Forum il Rabbino Capo ha poi concluso il suo discorso: “Noi abbiamo il diritto e il dovere di curare. La guarigione, che si tratti di una guarigione da una malattia o da mali di altro tipo – e ce ne sono tanti – è qualcosa cosa che spetta a noi. Ma se è nostra responsabilità curare e cercare di guarire, dobbiamo essere anche consapevoli che l’unico vero guaritore è Dio e senza Dio non c’è guarigione e che questa guarigione Dio la elargisce anche a chi non se la merita. Di qui un richiamo alla nostra responsabilità ma anche a non a montarci la testa perché il vero guaritore, che non può fare a meno delle nostre azioni, è il Signore”.
Ariela Piattelli