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    Israele, arrivano le nuove misure anti Covid

    Ieri sono state approvate in Israele le nuove misure anti Covid, che entreranno in vigore da domenica 8 agosto. Intanto il numero dei contagi sale, sino a superare i 3.000 al giorno (il numero più alto per la prima volta da marzo). Con la variante Delta, più aggressiva e contagiosissima, a quanto dicono gli esperti, il governo prova a cambiare marcia per contrastare la pandemia. Sarà abbastanza? Vediamo le nuove misure di contenimento.

     

    Le mascherine sono state rintrodotte anche all’aperto, per assembramenti che vedono la partecipazione di più di 100 persone. Una spinta anche verso lo smartworking, con il ridimensionamento del lavoro in ufficio dei dipendenti pubblici dirotto al 50% e un impulso ai privati di lasciare, almeno una parte dei dipendenti a lavorare da casa. 

     

    Chi sta o assiste bambini fino ai 12 anni che hanno contratto il Covid, dovrà stare in isolamento. E sul Green Pass, il governo ha deciso di estendere il sistema a tutti i raduni e gli assembramenti dal 20 agosto (non solo per quelli con oltre 100 persone) e di limitare l’accesso ai luoghi pubblici ai bambini non vaccinati. I bambini dovranno infatti fare un tampone prima di accedere. La scadenza del 20 agosto consentirebbe a tutte le strutture di munirsi e di organizzarsi con i tamponi rapidi. 

     

    Il Green Pass era già stato parzialmente ripristinato dal governo per l’ingresso a eventi di oltre 100 persone – sia al chiuso che all’aperto – consentito solo ai vaccinati, guariti o che presentano un test Covid negativo. Tuttavia, i bambini di età inferiore ai 12 anni erano in gran parte esenti, non avendo limitazioni.

     

    Il governo prevede inoltre di spingere gli israeliani, attraverso le misure di contenimento, a smettere di “stringere la mano, abbracciare, baciare ed evitare qualsiasi riunione al chiuso che non sia essenziale”. Inoltre gli over 60 saranno sensibilizzati per evitare assembramenti o di stare nella stessa stanza con i non vaccinati.

     

    Si prevede di estendere ulteriormente l’elenco delle destinazioni da cui gli israeliani devono autoisolarsi al ritorno in Israele, indipendentemente dal loro stato di vaccinazione: alla lista erano già stati aggiunti molti paesi, tra cui l’Italia.

     

    Il primo ministro Naftali Bennett ha affermato che le restrizioni dovranno essere ulteriormente rafforzate se il ritmo delle vaccinazioni non aumenta. Il ministro dell’Interno Ayelet Shaked ha detto che “l’unico modo” per Israele di evitare un quarto lockdown nazionale è vaccinare un milione di persone in una settimana. 

     

    Intanto ieri sono stati registrati nel paese 2.052 nuovi casi di coronavirus e un altro decesso. Il tasso di positività è al 3,08%. In totale, ci sono oltre 22.727 casi Covid, di cui 221 gravi. 

     

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