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    In ricordo di Sandro Di Nepi, fondatore del Maccabi Roma Motoclub. “Il suo sogno continuerà a correre per le strade del mondo”

    Nemmeno un anno fa Shalom intervistava Sandro Di Nepi, ideatore e co-fondatore del Maccabi Roma Motoclub. Un collettivo ebraico accomunato dalla passione per le moto, che si raduna per girare il paese a bordo delle due ruote alla scoperta dell’Italia ebraica. Roma, Senigallia, Volterra, il gruppo ha unito sotto l’egida del Maccabi correligionari da tutta la penisola. Con la scomparsa di Sandro, alcuni membri del Motoclub lo hanno voluto ricordare ed omaggiare.

     

    «Sandro era un veterano delle moto, ma soprattutto una persona vulcanica, eccezionale e con un cuore enorme – racconta Stefano Sonnino – Eravamo già amici di famiglia, ma la moto ci ha unito ancor di più».

     

    Quando Sandro, tramite l’UCEI, ha fatto appello per ricercare motociclisti ebrei in tutta Italia, per i membri delle comunità ebraiche poco popolose è stata l’occasione per rinvigorire il proprio spirito di appartenenza religiosa. L’ebraismo, come il motociclismo, significa aggregazione: un casco ed una kippah, quanto basta per creare un gruppo affiatato.

     

    Ettore Coen, da Senigallia, racconta: «La prima volta che ho incontrato Sandro è stato a Spello, in Umbria. Era un sognatore, una persona entusiasta della vita. Non importava l’età, perché era un uomo dallo spirito giovane. Il suo più grande sogno era quello di andare in moto fino in Israele».

     

    Sandro lo ricordano come una persona intraprendente, costantemente in corsa per raggiungere i propri sogni e con cui entrare facilmente in sintonia. «Con Sandro c’è stata intesa sin dalla prima volta che ci siamo conosciuti, sono bastate poche parole per capirci – lo ricorda Paolo Meliconi, da Volterra – Una bravissima persona, sembrava come se fossimo amici da una vita».

     

    «Un uomo capace di far appassionare chi gli stava attorno. Un vero motociclista: capello bianco, leggermente in disparte, una persona di grande esperienza che è sempre rimasta umile» aggiunge Fabio Di Porto. Con la scomparsa di Sandro cambieranno gli equilibri del Motoclub, ma il suo sogno continuerà a correre sulle due ruote per le strade del mondo.

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