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SPECIALE PESACH 5784

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    Incontri con gli autori. Prosegue online l’iniziativa tra Centro di Cultura Ebraica e Libreria Ebraica Kiryat Sefer

    “Vetrina Letteraria: la parola all’autore” – Questa la nuova iniziativa promossa dal Centro di Cultura Ebraica in collaborazione con la Libreria Ebraica Kiryat Sefer con lo scopo non solo di informare sulle novità editoriali ma anche incentivare e promuovere la lettura. Un format on line nel quale l’autore racconta il suo libro in 15 minuti. Ad inaugurare il ciclo di incontri è stato lo scrittore e giornalista Alain Elkann, che ha presentato il romanzo “Una giornata”, edito da Bompiani.

    Una giornata davvero particolare che segnerà profondamente la vita e l’animo del protagonista, il sessantottenne Edmond Bovet-Maurice. Di bella presenza, Edmond è un uomo ambizioso, di successo – è direttore di un prestigioso museo – e  vive a Parigi, tra le cui vie si svolge la vicenda. Improvvisamente però qualcosa cambia e la vita di Edmond prende una piega diversa, inaspettata: d’un tratto nota di essere ingrassato e la vista di un neo su un fianco dall’aspetto poco rassicurante fanno crollare tutte le sue certezze. Anche la sua candidatura ad Accademico di Francia è messa in discussione perché su di lui non c’è un consenso unanime: due Accademici si schierano contro per una supposta connivenza con i nazisti da parte della madre e della nonna durante il periodo dell’occupazione tedesca. E poi l’intollerabile accusa di plagio su un suo libro e quella di essere stato agevolato nell’ascesa della sua carriera grazie alla restituzione di alcuni quadri con l’aiuto della nonna. Col passare delle ore l’angoscia si insinua nella coscienza del protagonista, che deve fare i conti con il suo passato “Che ingiustizia dover pagare le colpe della storia, le colpe di una famiglia” dice Edmond… ma veramente non sapeva nulla dei comportamenti della madre e della nonna? E’ possibile che non conoscesse la vera identità del nonno? Aspetti oscuri, che forse non ha mai voluto realmente conoscere e che ora tornano a galla. L’immagine di se stesso si corrode: il senso di potere e la sicurezza di sé  vengono sopraffatti da una profonda fragilità umana.

    Con un linguaggio scorrevole e semplice, Elkann, in questo romanzo di appena 91 pagine, riesce a mostrare lo stretto rapporto che c’è tra l’individuo e il suo passato, inoltrandosi nei meandri della coscienza e mettendo a nudo scomode verità. Tutto ciò in “una giornata”.

    Gli incontri continuano:

    Martedì 1 dicembre alle ore 17,30 sulle pagine Facebook del Centro di Cultura ebraica e Kiryat Sefer Libreria ebraica si terrà l’appuntamento con Ermanno Tedeschi che presenterà “I racconti di Matilde”.

    A seguire mercoledì 9 dicembre alle ore 17,30 Michael Sfaradi racconterà “Mossad”

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