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    PROBLEMI DI HALAKHÀ CONTEMPORANEA: LE REGOLE DEL LUTTO E LO STUDIO DELLA TORA‘

    PROBLEMI
    DI HALAKH
    À CONTEMPORANEA
    ALLA LUCE DELLA PARASH
    À SETTIMANALE.
    PARASH
    À DI VAIELEKH 5779: LEGGI QUESTA TORÀ
    (DEUT. 31, 11). SOLO LO STUDIO PERMETTE DI CAPIRE CIO’ CHE SI LEGGE (MIDRASH). SI
    DEVE ALLONTANARE DA UN’AULA DI STUDIO UNA PERSONA CHE ESSENDO IN LUTTO NON PUO’
    STUDIARE TOR
    À?

     

    di
    Rav Roberto Colombo

    Domanda:
    Il Talmùd insegna che solo lo studio può generare vera felicità. I Maestri
    vietano perciò di studiare Torà durante i sette giorni di lutto in modo da
    poter provare tristezza per la perdita di un parente. Un Rabbino americano notò
    che nel suo Tempio si presentavano persone in lutto e ascoltavano almeno una
    parte della lezione di Torà da lui tenuta giornalmente prima della Tefillà di
    Minchà. Il Rabbino chiese al Tribunale Rabbinico di rav Zilbershtein se si
    dovesse vietare a queste persone di assistere alla lezione facendole attendere
    fuori del Tempio.

    Risposta
    di rav Zilbershtein: “In teoria, secondo la logica, si dovrebbe chiedere alla
    persona in lutto di uscire dalla lezione, al fine di impedire a costui e al Rav
    di trasgredire ad una norma scritta nello Shulkhàn ‘Arùkh. Ma la mia decisione
    è diversa. Chi è in lutto dovrebbe pregare assieme ad amici e parenti nella
    propria casa ed avere accanto a sé persone pronte a condividere il proprio
    dispiacere. Pertanto, coloro che in Avelùt si recano al Tempio per fare Tefillà
    sono probabilmente persone che non hanno un gruppo di ebrei pronti a stare e a pregare
    assieme a loro. A queste persone si deve mostrare in un momento particolare
    della loro vita non il freddo compimento di una regola ma amicizia, accoglienza
    e solidarietà. Forse la lezione del Rav li avvicinerà ancor più alla Torà e li
    spingerà ad osservare maggiormente le Mitzvòt. Vi è invece il pericolo che
    chiedendo ad un uomo in lutto di allontanarsi da un luogo di studio e da un
    gruppo di persone si possa causare un irrimediabile distacco di costui dalla
    Torà e dal suo popolo. Allontanare un ebreo dalla Torà e dalla Comunità, è
    questo il vero peccato”. 

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