Skip to main content

SPECIALE PESACH 5784

Scarica il Lunario 5784

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati

    L’Israel Antiquities Authority ritrova un antico edificio fortificato simbolo reale della storia di Channukà

    Martedì
    scorso è stata annunciata un’interessante scoperta nella foresta di lachish,
    casualmente in concomitanza con l’imminente festività ebraica di Channukà. “La
    devastazione dell’edificio è probabilmente correlata alla conquista della
    regione da parte del re Asmoneo Hyrcanus intorno al 112 a.C.”, spiegano
    gli archeologi dell’Israel Antiquities Authority che dirigono gli scavi.

    Armi,
    travi di legno bruciate, dozzine di monete e una struttura fortificata
    ellenistica – prova tangibile di una battaglia tra Asmonei e Seleucidi circa
    2.100 anni fa – sono attualmente ancora in corso le ricerche archeologiche
    presso la foresta di Lachis. Gli scavi sono condotti nell’ambito del progetto
    Kings of Judah Road, in collaborazione con il Jewish National Fund, i
    finanziati dal progetto del Ministero di Gerusalemme e dei beni culturali. I
    lavori di ricerca sono assistiti da studenti delle scuole superiori che si
    specializzano presso il Ministero della Pubblica Istruzione attraverso un
    programma di studio dell’archeologia della terra d’Israele. Ma non solo, a
    prendere parte al progetto anche gli studenti del programma premilitare Asher
    Ruach Bo a Mitzpe Ramon.

    Secondo
    Saar Ganor, Vladik Lifshits e Ahinoam Montagu, direttori degli scavi per conto
    della Israel Antiquities Authority, “Il sito di scavo fornisce prove tangibili
    delle storie di Hanukkah. Sembrerebbe infatti che, l’edificio rinvenuto faceva
    parte di una linea fortificata eretta dai comandanti dell’esercito ellenistico
    per proteggere la grande città di Maresha da un’offensiva degli Asmonei.
    Tuttavia, i reperti del sito mostrano che le difese seleucide non ebbero
    successo. L’edificio scavato fu gravemente bruciato e devastato dagli Asmonei”.

    Lo
    scavo ha riportato alla luce un edificio di 15×15 metri. Le mura perimetrali, larghe
    non meno di 3 m, erano costruite con grosse pietre e presentavano un parapetto
    esterno inclinato per evitare che il muro venisse scalato. L’interno della
    struttura era suddiviso in sette ambienti, conservati ad un’altezza eccezionale
    di circa 2 m.

    Inoltre,
    è stato rinvenuto un vano scala che conduceva ad un possibile secondo piano,
    non conservato. Si stima che l’edificio fosse alto totalmente circa 5 m.

    Il
    sito archeologico si trova sulla sommità di un’alta collina che domina la vista
    dell’antica strada principale, che correva lungo il letto del torrente Nahal
    Lachish e collegava la pianura costiera alla cresta centrale dell’altopiano.
    L’edificio si affaccia su Maresha, la più grande città ellenistica della zona e
    capitale dell’Idumea.

    Gli
    studenti, che hanno preso parte al progetto, hanno assistito allo scavo come
    parte di un programma dell’Israel Antiquities Authority volto a coltivare la
    consapevolezza del patrimonio del paese nelle comunità più giovani. I ragazzi
    hanno così la possibilità di apprendere la storia, attraverso l’esperienza
    pratica nell’ambito dei loro studi futuri, trasformando così lo scavo
    archeologico in un laboratorio scientifico e didattico estremamente stimolante.

    Durante
    lo scavo sono state rimosse migliaia di grosse pietre crollate dalla parte
    superiore dell’edificio. Sotto le pietre è stato scoperto un enorme strato di
    terra distrutta spesso circa mezzo metro. Lo strato ha prodotto centinaia di
    reperti, tra cui ceramiche, fionde, armi di ferro, travi di legno bruciate e dozzine
    di monete databili alla fine del II secolo a.C. “Sulla base dei reperti e
    delle monete, la distruzione dell’edificio può essere attribuita alla conquista
    della regione dell’Idumea da parte del re Asmoneo Ircano intorno al 112
    a.C.”, condividono gli archeologi.

    Gli
    Asmonei, la cui ribellione contro il dominio ellenistico e la dinastia
    seleucide seguì i decreti antiebraici di Antioco IV, condussero molte battaglie
    contro l’esercito seleucide. Le conquiste di Giovanni Ircano, descritte nei
    Libri dei Maccabei e nei resoconti dello storico Giuseppe Flavio, portarono
    all’espansione dello stato Asmoneo verso sud.

    “Le
    storie dei Maccabei stanno prendendo vita davanti ai nostri occhi, e questa è
    la parte più affascinante del lavoro dell’Israel Antiquities Authority – ha detto
    direttore generale dell’Israel Antiquities Authority, Eli Eskozido – tra pochi
    giorni celebreremo Channukà, il cui tema centrale è la sconfitta degli Asmonei,
    che porta alla costituzione della prima entità ebraica sovrana indipendente.
    Gli Asmonei non potevano avere idea che 2000 anni dopo, gli studenti residenti
    oggi in Israele avrebbero condotto le ricerche proprio qui. Questo è veramente
    emozionante per noi.”

    CONDIVIDI SU: