Laura Blajman-Kadar, sopravvissuta al massacro del 7 ottobre, ha sfilato sul tappeto rosso del Festival di Cannes indossando un abito giallo brillante decorato con i volti degli ostaggi e una fascia con la scritta “Bring them Home”.
Blajman-Kadar era al Nova Music il giorno del massacro ed è riuscita a nascondersi con suo marito e sette amici mentre i terroristi uccidevano i giovani israeliani presenti al Rave. Blajman-Kadar ha condotto una campagna per sensibilizzare l’opinione pubblica sul massacro di Hamas, in Francia particolarmente, e ha pubblicato un libro che descrive la sua esperienza terribile avvenuta quel giorno. Il libro è intitolato: “Croire en la vie” – Credere nella vita. Poco dopo essere arrivata sul tappeto rosso, diverse guardie di sicurezza le hanno chiesto di non rimanere troppo a lungo. Il caratteristico colore giallo legato alla campagna di liberazione degli ostaggi ha contribuito ad attirare l’attenzione sul red carpet. I volti presenti sul vestito sono alcuni degli ostaggi ancora detenuti a Gaza, tra cui molti dei suoi amici.
Solo un film israeliano sarà proiettato a Cannes quest’anno, un cortometraggio intitolato ‘It’s Not Time For Pop’ di Amit Vaknin. Il film parla di una giovane donna che decide di non partecipare a una cerimonia commemorativa per suo padre, morto nella seconda guerra del Libano del 2006. “È un film su una giovane donna che vuole affrontare l’amore ma eredita la morte”, riporta Ynet. “Ho girato il film lo scorso settembre e dopo il 7 ottobre non sono riuscito ad elaborare il materiale. Solo dopo qualche mese sono tornato al montaggio, era doveroso” ha aggiunto il regista.