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    Il movimento Betar celebra il suo 100° anniversario

    In questi giorni il famoso
    Istituto Jabotinsky ha organizzato un importante evento per celebrare i cento
    anni del movimento e annunciare la creazione di un nuovo centro del patrimonio
    in onore del suo fondatore.

    Il Betar, movimento giovanile
    sionista mondiale fondato e gestito da Ze’ev Jabotinsky nel 1923, celebra il
    suo centenario quest’anno.

    Jabotinsky creò il movimento
    spinto dal pensiero sionista originato a causa dei pogrom contro gli ebrei
    nell’Impero russo. In poco tempo divenne uno dei principali pensatori sionisti
    in Russia.

    Nel 1925 istituì l’Unione dei
    Sionisti-Revisionisti (Hatzohar) che chiedeva l’immediata istituzione di uno
    Stato ebraico. Un movimento che fu l’antenato dell’attivismo sionista e che
    influenzò notevolmente la visione politica della destra israeliana.

    Betar, il nome del movimento,
    deriva dall’acronimo del nome completo del gruppo Brit Yosef Trumpledor
    (l’alleanza di Joseph Trumpledor), che era un leader dell’insediamento ebraico
    nella Palestina mandataria e fu ucciso nella battaglia di Tel Hai nel 1920.
    Trumpledor è stato un’ispirazione per Jabotinsky. “Il Betar ha contribuito a
    plasmare una generazione di credenti e combattenti per Israele e ha anche
    influenzato la mia generazione negli Stati Uniti”, ha detto Bobby Brown, membro
    Movimento Mondiale Betar. “Jabotinsky ci ha insegnato il sionismo, la giustizia
    sociale e come vivere l’ebraismo in maniera orgogliosa, e questo è qualcosa di
    cui abbiamo bisogno ancora oggi” ha concluso.

    “Il nostro obiettivo è
    portare il patrimonio e i valori di Jabotinsky alle giovani generazioni proprio
    attraverso le generazioni più anziane”, ha detto Elad Popovich, direttore
    dell’Istituto Jabotinsky in Israele.

    Anche la pronipote di Jabotinsky,
    Tamar Rubin, ha partecipato alle celebrazioni del centenario all’Istituto
    Jabotinsky. “Sapere che la sua eredità continua fino ad oggi e vive per le
    prossime generazioni è fondamentale. Penso che sia davvero importante che tutti
    gli ebrei di Israele e dall’estero, siano essi dagli Stati Uniti, dall’Europa o
    dall’Africa, continuino a portare avanti questa eredità”, ha aggiunto
    Rubin.

     

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