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    Israele, sommozzatori recuperano 120 kg di rifiuti dai fondali

    Ha preso il via il programma “Clean Beach” in Israele. Il progetto, promosso dal Ministero della Protezione ambientale, ha l’obiettivo di contrastare l’accumulo dei rifiuti attraverso un’opera di pulizia di spiagge e dei fondali del Mar Mediterraneo e del Golfo di Eilat. 

    Come riporta il Jerusalem Post, cinquantacinque sommozzatori hanno partecipato alle operazioni di bonifica. Grazie alle prime immersioni, svolte lo scorso 8 giugno a Givat Alya e a Jaffa in occasione della Giornata mondiale degli oceani, sono stati raccolti circa 120 chilogrammi di materiale come plastica, involucri alimentari monouso e lattine. 

    “Ogni anno sosteniamo le immersioni per liberare i fondali dai rifiuti e cerchiamo di sensibilizzare per mantenere pulite le spiagge – ha detto Idit Silman, ministro della Protezione ambientale – I primi risultati mostrano ancora una volta ciò che già tutti sappiamo: i rifiuti di plastica che le persone lasciano inquinano non solo le spiagge ma il mare stesso”. 

    La campagna di pulizia si svolgerà per tutto il mese di giugno e sarà coordinata dalla Sea Guard della Israel Diving Association in collaborazione con la Nature and Parks Authority.  I dati raccolti dalle immersioni saranno utilizzati per comprendere la provenienza dei rifiuti e per trovare delle soluzioni, oltre che per sensibilizzare sul problema ambientale.

    Il 2023 segna il 18esimo anno del progetto. Secondo una recente ricerca dell’Università di Tel Aviv la costa israeliana è contaminata da oltre due tonnellate di microplastiche pericolose per l’ambiente e per la salute. 

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