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    La terra trema ancora e Israele invia soccorsi in Marocco

    Dopo il
    devastante terremoto che venerdì ha colpito il Marocco uccidendo oltre duemila
    persone, Israele ha deciso di inviare una delegazione di aiuti dell’esercito.
    Il terremoto di magnitudo 6.8, il più grande a colpire il Paese nordafricano negli
    ultimi 120 anni, ha spinto moltissime persone a fuggire dalle loro case nel
    terrore. La potente scossa sismica ha abbattuto muri fatti di pietra, coprendo
    intere comunità di macerie e lasciando i residenti in condizioni molto
    difficili. Il Marocco ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale.

    Il
    ministero degli Esteri ha inoltre inviato una squadra a Rabat per aiutare gli
    israeliani che necessitavano di assistenza dopo la forte scossa sismica: è
    infatti emerso che 479 cittadini israeliani si trovassero in quel momento nel Paese.
    Sebbene non ci siano state segnalazioni di vittime israeliane durante il
    terremoto, Israele ha assicurato piena disponibilità per un sostegno umanitario
    nelle zone terremotate. Il console israeliano a Rabat, Dorit Avidani, sabato
    sera si è subito recato verso l’area di Marrakech, fortemente colpita, per
    avere un quadro completo della situazione.

    La ONG di
    emergenza israeliana IsraAID ha rivelato sabato di essere pronta a unirsi agli
    sforzi di soccorso in Marocco e ha pianificato di inviare una delegazione con
    aiuti a Marrakech e nell’area.

    Nella
    giornata di sabato, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha ordinato a
    “tutti i ministeri e le forze di fornire assistenza necessaria al popolo
    marocchino, compresa la pianificazione di inviare una delegazione di aiuti nella
    zona”, ha scritto il Premier in una dichiarazione. Che proseguiva dicendo
    “Il popolo di Israele tende le mani ai nostri amici, il popolo del Marocco, in
    questo momento difficile e prega per il loro benessere. Aiuteremo in ogni modo
    possibile.”

    Israele è
    leader mondiale nelle operazioni di ricerca e soccorso e nel corso degli anni
    ha spesso inviato delegazioni di assistenza durante i terremoti, anche in
    Turchia, Messico e Haiti.

    Il ministro
    della Difesa Yoav Gallant ha dialogato con la sua controparte marocchina
    Abdellatif Loudiyi. “Una parte significativa degli accordi di Abramo prevede il
    nostro impegno a stare accanto ai Paesi amici durante le crisi nazionali. Lo
    Stato di Israele è pronto ad assistere il 
    Marocco in questo momento difficile”, ha detto Gallant in una
    dichiarazione.

    Nel
    frattempo, il Ministero della Salute ha inviato una delegazione di medici e
    infermieri, che porteranno in Marocco le attrezzature sanitarie necessarie. In
    una serie di post in ebraico, francese e inglese, anche il presidente Isaac
    Herzog ha espresso la sua vicinanza  al
    Marocco. “I nostri cuori sono con il popolo marocchino”, ha scritto
    su Twitter.

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