Skip to main content

Ultimo numero Maggio-Giugno 2024

Scarica il Lunario 5784

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati

    Un’intera famiglia israeliana sterminata dai terroristi di Hamas

    Migliaia di persone,
    ieri, hanno partecipato al funerale della famiglia Kutz, interamente sterminata
    dai terroristi di Hamas nella loro casa a Kfar Aza il 7 ottobre.  Livnat (49 anni), Aviv (54 anni), Yonathan
    (17 anni) e Yiftach (15 anni) Kutz sono stati tutti assassinati.

    Inizialmente si
    riteneva che fossero dispersi, ma sono poi stati tragicamente trovati tutti
    morti su un letto con il padre che li abbracciava, cercando di proteggerli un’ultima
    volta.

    Livnat era una
    grafica, promotrice di una iniziativa educativa finalizzata all’integrazione di
    antichi mestieri artigianali nei programmi delle scuole del sud di Israele. Al
    funerale, la sorella di Livnat, Adi, ha ricordato: « Livnat e Aviv, avete
    cresciuto figli che pensavano diversamente dagli altri, pieni di amore. Avevano
    dei genitori forti e amati che avrebbero fatto tutto per loro».

    Aviv era
    vicedirettore di una società di consulenza, impegnato anche in lavori collegati
    all’agricoltura. Sharon, la sorella di Aviv, ha ricordato: «Avevo il miglior
    fratello. Mi hai insegnato i segreti della fotografia. Eri amato da tutti.
    Sapevo che avrei sempre potuto contare sempre su di te per tutto e che ti
    saresti sempre preso cura di me».

    La figlia Rotem era
    una soldatessa, mentre i figli, Yonathan e Yiftach, erano ancora studenti. Il
    nonno, Yehuda Levi, il padre di Livant, ha parlato di tutti i nipoti durante il
    funerale: «Rotem, eri bella e talentuosa, portavi sempre luce e risate nella
    stanza. Siamo così fieri che hai completato l’addestramento nelle forze di
    intelligence» e parlando dei nipotini ha aggiunto «  Yiftach, che ragazzo forte che eri, con
    un’anima così gentile e bella. Yonathan, ti ho sempre detto che non è mai troppo
    tardi per cambiare squadra; ora purtroppo è veramente troppo tardi.»

    L’intera famiglia
    uccisa, deposta in bare coperte da bandiere di Israele, è stata salutata da
    migliaia di israeliani, amici, parenti e tanti cittadini che hanno voluto
    mostrare la propria vicinanza alle vittime del brutale attentato terroristico
    di sabato scorso.

    CONDIVIDI SU: