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    "Parole non pietre", tre giorni di dibattiti sull’importanza del dialogo

    In occasione della 54esima Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali, si è tenuta oggi l’iniziativa “Parole, non Pietre“, organizzata da Articolo 21, con Fnsi, UsigRai, Ordine dei Giornalisti del Lazio, Centro Astalli e tante altre realtà. Si è trattato di evento tenutosi a quasi un anno dalla firma della Carta di Assisi, il primo manifesto contro i muri mediatici, sottoscritto lo scorso 3 maggio 2019 dagli esponenti delle religioni monoteistiche, giornalisti ed esponenti del mondo della comunicazione.

    Suddivisa in tre giornate, il 28, 29 febbraio e 1 marzo a Roma, la sessione di apertura si è svolta presso la sede di Civiltà Cattolica, e proseguirà con una serie di incontri in luoghi simbolo di dialogo della Capitale.

    Tra gli interventi odierni, quello del presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello: “In un mondo in cui siamo una minoranza – ha sottolineato – quello che cerco di dare è un contributo di sensibilità, storia, cultura, responsabilità, che sembra invece difettare nei contesti più disparati”. “Se non avessimo avuto la condivisione di questa sensibilità – ha spiegato – oggi non avremmo ritrovato questo ascolto così condiviso,  e se non avessimo messo a disposizione anche l’esperienza del mondo ebraico nel contesto del dialogo e del superamento del pregiudizio religioso, ideologico, identitario, politico, che abbiamo vissuto, ma vogliamo continuare a proporre quelli che sono i modelli di contrasto: tutti messaggi che all’interno della tradizione ebraica sono fondamento dell’esistenza di un popolo, che sebbene sia diverso continua a rafforzarsi e a sopravvivere e a non far prevalere il male”.

    “L’epoca dell’antisemitismo: non ci sorprende più di tanto – ha affermato la Dureghello  – Ma vorrei fare una riflessione. Ci sono due parole che molto spesso non vengono scritte: speranza e fiducia. In un giornalismo sensazionalistico, di cronaca, portatore di termini che esaltano le differenze” sono parole che possono guarire, emancipare, i “giovani che hanno bisogno di modelli positivi e speranza per ricostruire un cammino. Oppure – ha concluso – abbiamo perso una occasione”.  Presente in sala anche la famiglia di Antonio Megalizzi a cui la Dureghello riprendendo la parola ha rivolto il suo saluto, ricordando 

    Dopo una breve introduzione di Elisa Marincola, portavoce di Articolo 21 e di Padre Antonio Spadaro, Direttore de La civiltà cattolica, è stato proiettato un  video di saluto di Liliana Segre, senatrice a vita sopravvissuta alla Shoah e promotrice della Commissione parlamentare sull’antisemitismo. Sono poi seguiti i saluti di apertura di Guido D’Ubaldo, Segretario nazionale Cnog, Raffaele Lorusso, Segretario nazionale Fnsi, Roberto Natale, Coordinatore Comitato scientifico Articolo 21 e gli interventi di Andrea Martella, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e Padre Mauro Gambetti, Custode del Sacro Convento di San Francesco.

    Sono poi proseguiti i lavori del convegno “Le parole non sono pietre. La lezione della Carta di Assisi”, a cui hanno preso partecipato, oltre a Ruth Dureghello, Presidente della Comunità Ebraica di Roma, Paolo Ruffini, Prefetto del Dicastero delle Comunicazioni della Santa Sede, Muhammad Abd al-Salam, Segretario dell’Alto Comitato per l’attuazione documento sulla fratellanza, che ha inviato un video messaggio, Alessandra Trotta, Moderatora della Tavola Valdese, Rev. Elena Seishin Viviani e Giovanna Giorgetti, Vice Presidenti Unione Buddhista d’Italia, Svamini Shuddhananda Giri, rappresentante per il Dialogo Interreligioso Unione Induista italiana, Abdellah Redouane, Segretario generale del Centro islamico culturale d’Italia. A conclusione della mattinata la firma della “Carta di Assisi. Parole non Pietre” e della tavola di Mauro Biani. 

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