
A nove anni dalla sua scomparsa, Elie Wiesel, sopravvissuto alla Shoah, scrittore, premio Nobel per la Pace e instancabile difensore dei diritti umani, viene celebrato dagli Stati Uniti con un francobollo commemorativo emesso dal U.S. Postal Service all’interno della serie Distinguished Americans. Il francobollo, che raffigura il volto di Wiesel, porta inciso uno dei suoi insegnamenti più celebri: “The opposite of love is not hate, it’s indifference” (“Il contrario dell’amore non è l’odio, è l’indifferenza”). Una frase che sintetizza il cuore della sua missione: scuotere le coscienze e richiamare la responsabilità di ognuno di fronte alle ingiustizie.
Nato a Sighet, in Transilvania, Wiesel visse in prima persona l’orrore dei campi di sterminio nazisti, dove perse i genitori e la sorellina minore. Lui e due sorelle maggiori furono gli unici superstiti. Da quell’esperienza nacque La notte, la testimonianza struggente che ancora oggi è letta da oltre 2,5 milioni di studenti americani ogni anno e che ha dato voce a milioni di vittime rimaste senza parola. Autore di 47 libri e docente in prestigiose università, Wiesel si fece portavoce instancabile contro l’odio, il genocidio e l’indifferenza, ammonendo il mondo sui pericoli del silenzio davanti alle persecuzioni. Nel 1986 ricevette il Premio Nobel per la Pace, riconoscimento che si aggiunse ai più alti onori civili conferiti dagli Stati Uniti, dal Presidential Medal of Freedom alla Congressional Gold Medal. Il Congresso americano gli ha dedicato persino una legge, l’Elie Wiesel Genocide and Atrocities Prevention Act, che sancisce l’impegno degli Stati Uniti nel prevenire genocidi e crimini contro l’umanità.
Pur vivendo gran parte della sua vita negli Stati Uniti, Wiesel ha sempre considerato Israele e il popolo ebraico il centro del suo impegno e della sua identità. La sua eredità morale continua a ispirare nuove generazioni, trasformando il ricordo in responsabilità attiva.
Il nuovo francobollo, oltre a essere un riconoscimento alla sua grandezza, rappresenta un monito universale: la memoria della Shoah non è soltanto un dovere verso il passato, ma una guida per affrontare il presente e costruire un futuro fondato sulla dignità umana.