Skip to main content

SPECIALE PESACH 5784

Scarica il Lunario 5784

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati

    Bernahrd Purin, fondatore e direttore del Museo Ebraico di Monaco, è stato ricordato a un mese dalla sua scomparsa con una sentita e partecipata cerimonia a cui ha partecipato di Sindaco di Monaco Dieter Reiter insieme a una folta e qualificata rappresentanza dei musei ebraici europei.
    Fin da quando era un giovane studente, Bernhard Purin girava con la sua macchina fotografica per l’allora desolato ex quartiere ebraico della città di Hohenems; dopo la laurea in storia moderna a Tubinga, tra il 1990 e il 1991 ha lavorato come project manager per la creazione del Museo ebraico Hohenems affrontando con conoscenza e spirito critico la ricerca precisa e puntuale e l’interpretazione degli oggetti della tradizione ebraica, gettando le basi per lo sviluppo del database di ricerca genealogica del museo. Tra il 1992 e il 1995, Bernhard Purin è stato curatore del Museo Ebraico di Vienna, da poco fondato, avviando l’Annuario di Vienna per la storia, la cultura e gli studi museali ebraici, che ha poi diretto. Con il suo contributo ha gettato le basi per l’approfondimento di una bibliografia completa sul tema della storiografia ebraica, della storia contemporanea e dell’arte nei musei. Durante un soggiorno di ricerca presso l’Archivio Centrale per la Storia del Popolo Ebraico, ha ricostruito la consistenza della collezione viennese ebraica prebellica grazie a cui ha potuto allestire la mostra ‘Confiscated’. Nel 1995 da direttore del Museo Ebraico Franken di Fürth, ha fornito un apporto di significativo e innescato dibattiti innovativi. Nel 2002 è giunta la nomina a direttore fondatore del Museo Ebraico di Monaco di Baviera, poi aperto nel 2007 che ha diretto fino alla sua morte.
    Sotto la guida di Bernhard Purin, Monaco è stata negli anni una sede museale ebraica di riferimento per contenuti espositivi e design innovativi e un ambito partner progettuale. Tra le mostre più originali merita di essere ricordata ‘Storie di birra ebraica’, in cui il successo è stato contraddistinto dal legame tematico e contenutistico con il territorio. Nella capitale bavarese Purin ha contribuito attivamente alla realizzazione del sito commemorativo per le vittime del massacro delle Olimpiadi di Monaco 1972, inaugurato nel 2017. Nel 2022, insieme al suo team e in collaborazione con una serie di altre istituzioni di Monaco e della Baviera, ha coordinato un progetto della durata di dodici mesi intitolato ‘Dodici mesi – Dodici nomi’, che ricordare ogni mese una delle persone assassinate nel 1972.
    Bernhard Purin era stimato in tutto il mondo come esperto di Judaica; il suo amore per gli oggetti rituali ebraici si esprimeva non solo in grandi mostre come ‘Seven Boxes of Jewishmaterial. Dal furto alla riscoperta, dal 1938 a oggi’, ma anche in molti allestimenti più piccoli quali ‘Sign and metal art di Heinrich Schwed. Judaica da un laboratorio artigianale di Monaco’ o ‘La Chanukkià Samson della collezione della famiglia Wertheimer’ così come in numerose pubblicazioni specifiche accuratamente studiate.
    Purin ha anche svolto un ruolo cruciale nella rete internazionale dei musei ebraici facendo parte del consiglio direttivo dell’Associazione dei Musei Ebraici Europei (AEJM). Mancheranno la profondità di Bernhard Purin, il suo rigore scientifico e il suo carisma.

    Cultura

    Bernahrd Purin: un ricordo del carismatico ed eclettico Direttore del Museo ebraico di Monaco

    Di Claudia De Benedetti

    Bernahrd Purin, fondatore e direttore del Museo Ebraico di Monaco, è stato ricordato a un mese dalla sua scomparsa con una sentita e partecipata cerimonia a cui ha partecipato di Sindaco di Monaco Dieter Reiter insieme a una folta e qualificata rappresentanza dei musei ebraici europei. Fin da quando era un giovane studente, Bernhard Purin girava con la sua macchina…

    EUROPA

    Europa al voto, tra derive antisemite e nuove sfide

    Di Daniele Toscano

    L’Unione Europea si trova nuovamente di fronte a scelte importanti. Dopo le sfide recentemente poste dalla recessione economica, dalla Brexit, dalla pandemia, gli scenari internazionali che si sono configurati negli ultimi mesi, con gli sviluppi della guerra in Ucraina e le tensioni in Medio Oriente, inducono i Paesi europei a definire nuovamente le proprie strategie e ad attribuire un ruolo…

    ISRAELE

    Sopravvissuta al massacro del 7 ottobre decide di convertirsi all’ebraismo

    Di Michelle Zarfati

    Dopo tre giorni senza cibo né elettricità né internet nella camera bunker del loro kibbutz, mentre i terroristi di Hamas compivano atrocità inenarrabili, una donna panamense ha deciso di fare una promessa al suo compagno. Così Denise ha sposato David con rito civile e la coppia vive nel kibbutz Kissufim. I due si sono nascosti in casa per tre giorni…

    NEWS

    Uno dei fotografi del massacro del 7 ottobre vince un premio fotografico

    Di Luca Spizzichino

    Il Reynolds Journalism Institute ha assegnato il più antico premio di fotogiornalismo, nel concorso Photo of the Year (POY), al fotografo di AP Ali Mahmud, che ha accompagnato i terroristi il 7 ottobre e li ha documentati mentre commettevano atrocità e crimini contro l'umanità, compreso il rapimento dell'ostaggio israeliano Shani Louk, immortalando i terroristi sul furgone mentre si chinavano sul…

    Cultura

    Zuppa di lenticchie yemenita, una ricetta con ingredienti poveri e spezie speciali

    Di Giulia Gallichi

    Il razzismo è una triste manifestazione dell’ignoranza e della paura, alimentate dalla mancanza di comprensione e rispetto per le differenze tra le persone. Nella sua essenza il razzismo riflette una mancanza di consapevolezza delle culture diverse che arrichiscono il nostro mondo. In un mondo sempre più interconnesso, l’importanza di conoscere culture diverse diventa ancora più evidente. La globalizzazione ci ha…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Tzav: È permesso fare commercio di caviale?

    Di Donato Grosser

    In questa parashà, in cui si parla dei sacrifici, vi sono anche le mitzvòt proscrittive di non mangiare il grasso duro dell’animale nè il suo sangue. Nella Torà è scritto: °...non mangerete nessun grasso duro di bovino, ovino e caprino. E il grasso duro di un animale morto da sè (nevelà, pl. nevelòt) o di un animale sbranato (terefà, pl.…

    ROMA EBRAICA

    Dalla regina Ester la salvezza degli ebrei

    Di Silvia Haia Antonucci

    Purim è una festività ebraica molto allegra, ci si maschera, si mangia, si beve. Si festeggia il primo tentativo di sterminio del popolo ebraico ovviamente sventato, tentativo che poi si è riproposto più volte durante la millenaria storia degli ebrei, purtroppo fino a oggi. Quest’anno il Centro Romano di Studi sull’Ebraismo dell’Università Tor Vergata e la Comunità Ebraica di Roma…

    ISRAELE

    Attentato nella valle del Giordano: tre feriti, tra cui un bambino

    Di Luca Spizzichino

    Tre persone, tra cui un bambino, sono rimaste ferite da un terrorista, che ha sparato contro un autobus blindato, che trasportava alcuni studenti, e due auto, vicino al villaggio arabo palestinese dell'Autorità Palestinese di Al-Auja, nell'area di Gerico. Magen David Adom (MDA) ha riportato che un uomo di 30 anni è stato gravemente ferito, mentre un giovane e un bambino…

    ISRAELE

    Israele, uno studente trova una lampada ad olio di 1.600 anni utilizzata dai soldati romani

    Di Jacqueline Sermoneta

    Scoperta in modo del tutto casuale, come accade spesso in Israele, una lampada ad olio risalente a 1.600 anni fa. Il ritrovamento è stato fatto da Yonatan Frankel, uno studente di 16 anni della scuola superiore “Tamar” di Hod Hasharon, in gita scolastica nel “Passo dello scorpione” (Ma’ale Akrabim), nel sud del Paese. Durante una sosta al forte difensivo d’epoca…

    ISRAELE

    L'attore Idan Amedi non parteciperà alla cerimonia per l'Indipendenza dello Stato d'Israele: "Grande onore, ma non posso accettare"

    Di Luca Clementi

    Idan Amedi non parteciperà alla cerimonia di Stato per il 76° anniversario della nascita dello Stato d'Israele. L'attore israeliano, che ha ottenuto fama internazionale per la partecipazione alla serie TV Fauda, ha deciso di declinare la nomination ad accendere durante l'evento una delle torce. La stessa è arrivata in virtù dell'eroismo dimostrato nel corso della guerra tra lo Stato ebraico…