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    “Women Speak Up” è il titolo della campagna mondiale lanciata dal Maccabi World Union per sensibilizzare l’opinione pubblica sul terrorismo sessuale perpetrato il 7 ottobre da Hamas. Cento donne appartenenti alla più grande organizzazione sportiva ebraica, provenienti da 100 città e 50 Paesi sono state individuate per diffondere capillarmente l’iniziativa.
    “Le testimonianze sui gravissimi crimini e sugli inqualificabili abusi sessuali commessi contro donne e ragazze israeliane e di altre nazionalità si stanno accumulando – spiega Orly Froman, vice presidente del Maccabi Mondiale e già deputato alla Knesset – abbiamo sempre più pezzi che concorrono a formare un puzzle di una crudeltà inaudita, che non lascia spazio a dubbi. Donne anche giovanissime sono state stuprate sistematicamente e barbaramente e i massacri sono solo la drammatica copertura. Abbiamo il dovere di tener alta l’attenzione sui brutali e sanguinari crimini di guerra avvenuti il 7 ottobre, lo facciamo convinte di lottare per contrastare il colpevole silenzio delle organizzazioni internazionali affiliate alle Nazioni Unite, quali CEDAW e UN Women. Queste organizzazioni non solo si sono astenute dal rispondere direttamente e inequivocabilmente agli eventi del 7 ottobre, ma hanno rilasciato dichiarazioni che non riflettono la realtà fattuale e crudele a cui le donne sono state esposte, mettendo talvolta persino in discussione il terrorismo sessuale che ha costituito una parte significativa dell’attacco omicida”.

    Cochav Elkayam Levy, avvocato e ricercatore di diritto internazionale che ha istituito in Israele la commissione civile sui crimini di Hamas contro donne e bambini spiega come si sta svolgendo l’istruttoria: “Stiamo conducendo indagini molto accurate per documentare dettagliatamente tutti i crimini avvenuti, riteniamo sia il modo più efficace per contrastare la negazione internazionale senza precedenti cui stiamo assistendo. Malgrado vi siano testimonianze dirette di Hamas sui crimini sessuali commessi, possiamo dimostrare che le donne israeliane stanno subendo una vera e propria demonizzazione. Gli episodi di terrorismo sessuale del 7 ottobre costituiscono una palese violazione del diritto internazionale, che affronta in modo fondamentale e specifico i reati di violenza di genere durante la guerra e li riconosce come un crimine di guerra e un crimine contro l’umanità. Il 31 ottobre 2000, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha dichiarato, tra l’altro, con la risoluzione 1325 che la vulnerabilità unica delle donne nei conflitti violenti deve essere affrontata, rafforzando la necessità di combattere qualsiasi tentativo di usare l’abuso sessuale come arma”.
    Mirit Ben, sovrintendente capo della divisione comunicazioni del dipartimento di Polizia israeliano, aggiunge: “La polizia ha raccolto fino ad oltre 200.000 immagini e sta ancora raccogliendo prove. Dal materiale si rileva che Hamas ha fatto tutto ciò che era in suo potere per non lasciare in vita una sola vittima di violenza sessuale”.
    Moran Stella Yanai è una delle vittime sopravvissute agli abusi sessuali del festival Nova, dopo 47 giorni di prigionia è stata liberata, ha avuto la forza di testimoniare e raccontare le torture fisiche subite. “Il 7 ottobre ho perso tutto: ho perso il controllo della mia vita, della mia libertà, della mia identità e persino del mio nome. Non possiamo lasciare che gli eventi del 7 ottobre finiscano senza che tutti i rapiti che stanno attraversando un grave attacco di terrore psicologico e sessuale vengano riportati in Israele”.

    NEWS

    “Women Speak Up”: il Maccabi mondiale lancia la campagna contro il terrorismo sessuale di Hamas

    Di Claudia De Benedetti

    “Women Speak Up” è il titolo della campagna mondiale lanciata dal Maccabi World Union per sensibilizzare l'opinione pubblica sul terrorismo sessuale perpetrato il 7 ottobre da Hamas. Cento donne appartenenti alla più grande organizzazione sportiva ebraica, provenienti da 100 città e 50 Paesi sono state individuate per diffondere capillarmente l’iniziativa. "Le testimonianze sui gravissimi crimini e sugli inqualificabili abusi sessuali…

    Cultura

    L’importanza della memoria per i giovani nel nuovo libro di Ugo Volli “La Shoà e le sue radici”

    Di Michelle Zarfati

    Oggi più che mai, la memoria della Shoà necessita di essere difesa e tutelata, specialmente nelle nuove generazioni. Il mondo ebraico ha compreso, dopo i tragici eventi del 7 ottobre avvenuti in Israele, e successivamente in tutto il mondo, che l’antisemitismo ancora esiste ed è fondamentale avere a disposizione strumenti per contrastarlo. “La Shoà e le sue radici” (Marcianum Press),…

    ISRAELE

    La canzone israeliana per l'Eurovision e la sua possibile squalifica: gli aggiornamenti

    Di Luca Spizzichino

    “October Rain”, la canzone scelta dalla Israel Broadcasting Corporation per Eden Golan, che dovrebbe rappresentare Israele all’Eurovision, potrebbe essere squalificata perché considerata politica dalla European Broadcasting Union (EBU). L'emittente israeliana KAN, appresa la possibilità di una squalifica del brano, ha rapidamente convocato un consiglio per discutere l’eventualità. Secondo Ynet, se la canzone verrà squalificata a causa del suo contenuto, Israele…

    ROMA EBRAICA

    L’antisionismo è l’antisemitismo di oggi. “Ma le vecchie forme dell’odio non spariscono”. L’assemblea al liceo Renzo Levi

    Di Redazione

    Un incontro dedicato al tema dell’antisemitismo, perché è necessario parlarne, soprattutto tra i più giovani per comprendere il presente e conoscere la storia. Lo hanno chiesto gli studenti del liceo ebraico di Roma “Renzo Levi”, che hanno organizzato un’assemblea di istituto per conoscere meglio e poter combattere il fenomeno dell’antisemitismo. Ospiti dell’incontro il direttore di Shalom Ariela Piattelli e lo…

    ROMA EBRAICA

    Liceo Renzo Levi: Presentazione dei Progetti in Memoria del Prof. Guido Sessa ZL

    Di Redazione

    Il 20 Febbraio 2024, presso il Liceo Renzo Levi, si è tenuta una significativa presentazione dei progetti iscritti al Bando in Memoria del Prof. Guido Sessa ZL. La giornata è stata caratterizzata da una varietà di idee innovative e promettenti, presentate con passione e impegno dai giovani partecipanti. Dalla digitalizzazione della moda alla promozione della biodiversità urbana, i progetti presentati…

    Cultura

    Torta di rose

    Di Giulia Gallichi

    Nel lontano 1993 Laura Pausini cantava sul fiorito palco di Sanremo una delle sue più famose canzoni, ‘la solitudine’. La ricordavo a memoria e mi è sempre piaciuta moltissimo. Raccontava l’amore assoluto,  quello adolescenziale, quello che non lascia spazio a nessun altro sentimento.  In quegli anni la solitudine era rappresentata dalla mancanza della propria anima gemella, dalle incomprensioni in famiglia…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Tetzavè: Il proselita e i vestimenti del kohèn gadòl

    Di Donato Grosser

    In questa parashà l’Eterno diede istruzioni a Moshè per il confezionamento dei vestimenti dei kohanìm. Otto vestimenti per Aharon, che doveva essere kohèn gadòl, e quattro per gli altri kohanìm. ​Nella Torà è scritto: “Farai confezionare per Aharon, tuo fratello, vestimenti sacri, segno di dignità e magnificenza” (Shemòt, 28:2). ​Il Nachmanide (Girona, 1194-1270, Acco) nel suo commento alla Torà, a…

    ISRAELE

    Hananya Ben Shimon: il soldato riservista che ha evitato la strage a Ma’ale Adumim

    Di Luca Spizzichino

    Nell’attentato al checkpoint vicino a Ma’ale Adumim, dove è rimasto ucciso il 26enne Matan Elmaliah e sono rimaste ferite undici persone, ad evitare una vera e propria strage è stato Hananya Ben Shimon, soldato riservista che ha passato gli ultimi quattro mesi nella Striscia di Gaza e che è stato congedato pochi giorni fa. Ben Shimon stava andando a lavorare…

    ISRAELE

    Il cadavere di Yonatan rapito a Gaza da un dipendente Unrwa

    Di Fabiana Magrì

    “Sono una madre che ha perso la cosa più preziosa al mondo. Ecco perché oggi sono qui davanti a voi chiedendovi di avere il coraggio di porre queste domande. E raccontate la storia di mio figlio al mondo”. Ayelet Samerano ha perso suo figlio Yonatan, 21 anni, che il 7 ottobre è stato sorpreso dall’attacco di Hamas al Nova festival.…

    ISRAELE

    Attentato a un checkpoint vicino Gerusalemme: un morto e undici feriti

    Di Luca Spizzichino

    Un morto e 11 feriti, di cui uno grave. Questo il bilancio dell’attentato vicino a un posto di blocco tra Gerusalemme e Ma'ale Adumim. Tre palestinesi hanno aperto il fuoco con armi automatiche contro dei civili in attesa di passare al checkpoint di Az-Za Ayyam, vicino all'omonima città della Giudea e Samaria. Nella sparatoria è rimasto ucciso un uomo sui…