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    Il primo mese del calendario ebraico, istituito dai Maestri del talmud, celebra il Signore D-o come Creatore dell’Universo e, in particolare, nel giorno di Rosh ha Shanà lo si celebra come Creatore dell’essere più “perfetto”: l’uomo. L’umanità può essere definita, secondo i vari racconti del libro di Bereshit, il fine e lo scopo di tutta l’opera creativa, in quanto questa fu creata a immagine e somiglianza divina, quindi in grado di governare il mondo e sapersi migliorare continuamente. 

    Secondo l’insegnamento della Torà, il mese di Nissan sarebbe il primo mese dell’anno, in quanto con l’inizio di esso si celebra la nascita del popolo ebraico, che viene liberato dalla schiavitù ed inizia una vita indipendente di popolo. Per questo motivo, i chakhamim del talmud hanno ricalcolato un nuovo calendario “universale”, tenendo conto che il primo giorno del mese di Tishrì, inizia invece la storia dell’essere umano, in quanto il mondo fu creato proprio per questo scopo. Le due grandi solennità religiose che cadono in questo mese, a differenza delle “shalosh regalim – tre pellegrinaggi”, che scandiscono specificamente le tappe e la vita degli ebrei, Rosh ha shanà e Kippur hanno piuttosto una valenza universale: sono i giorni in cui gli ebrei, stilando un bilancio delle azioni commesse nella loro vita durante l’anno appena trascorso, fanno anche un bilancio preventivo, ponendo attenzione a quelle che saranno le necessità impellenti dell’umanità tutta per l’anno che sta iniziando. Non c’è altro popolo che si comporti in questo modo, preoccupandosi, oltre che delle proprie necessità, anche di quelle altrui.

    La sera di Rosh ha shanà, come quella di Yom Kippur, subito dopo la preghiera serale è uso, in tutte le sinagoghe del mondo, recitare in modo solenne, la “tefillà ‘al parnasà – preghiera sugli alimenti”, nella quale chiediamo al Signore D-o di sostentare tutti gli esseri del Creato, da quelli più grandi a quelli più piccoli “mi karné rehemim’ ad betzé kinnim – dalle corna delle mandrie alle uova dei pidocchi”, in modo che nulla possa mancare per condurre una vita dignitosa, degna di una creatura divina.

    La sera di Rosh ha shanà, la preghiera serale si apre con il canto di un inno che inizia con le parole: “achot ketannà – la sorella piccola”. È una forte e profonda richiesta di aiuto, che la sorella più piccola, cagionevole di salute, rivolge al Signore per proteggere la sua famiglia. La “sorella piccola” altri non sarebbe che la nazione ebraica che, nonostante i pericoli e la cagione con cui vive, si preoccupa soprattutto per il resto del mondo, supplicando l’Eterno di guarire l’umanità ed esaudirla per ciò di cui essa ha bisogno.

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Rosh ha shanà e Kippur, un momento per pensare anche al prossimo

    Di Rav Alberto Sermoneta

    Il primo mese del calendario ebraico, istituito dai Maestri del talmud, celebra il Signore D-o come Creatore dell'Universo e, in particolare, nel giorno di Rosh ha Shanà lo si celebra come Creatore dell'essere più "perfetto": l'uomo. L'umanità può essere definita, secondo i vari racconti del libro di Bereshit, il fine e lo scopo di tutta l'opera creativa, in quanto questa…

    ISRAELE

    La premier britannica Truss valuta il trasferimento dell’ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme

    Di Luca Spizzichino

    Il primo ministro britannico Liz Truss, nell’ultimo incontro avvenuto con il primo ministro israeliano Yair Lapid a New York in occasione dell’Assemblea Generale dell’ONU, avrebbe detto premier israeliano che sta valutando il trasferimento dell'ambasciata britannica a Tel Aviv a Gerusalemme. La notizia, riportata inizialmente dal Telegraph nei giorni scorsi, è stata poi confermata giovedì dal portavoce di Downing Street, affermando che…

    Cultura

    “Opere da ritrovare”. Il difficile percorso dell’arte razziata (e non ancora restituita)

    Di Davide Spagnoletto

    Seminari come quello che si è svolto il 16 settembre presso la Biblioteca Nazionale di Roma dal titolo “Opere da ritrovare. I beni culturali sottratti agli ebrei in Italia: un primo bilancio”, ci ricordano come sia ancora lungo il percorso per una completa conoscenza del patrimonio culturale ebraico sottratto dopo le leggi razziali. L’incontro è stato organizzato dal Gruppo di lavoro…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Nitzavìm: A cosa devono servire le sofferenze?

    Di Donato Grosser

    Questa è una delle più brevi parashòt  della Torà. Nella maggior parte degli anni viene letta insieme con quella successiva di Vayèlekh. Quest’anno viene letta da sola. Essa inizia con queste parole: “Voi siete rimasti oggi tutti davanti al Signore, Iddio vostro, i vostri capi [di migliaia, di centinaia], i vostri capi di tribù, i vostri anziani e i vostri sovraintendenti, tutti gli…

    Cultura

    Un anno dolce come il miele e all’insegna del rispetto - Il pollo al miele: una ricetta pratica e gustosa, con un preciso significato

    Di Giulia Gallichi Punturello

    Che sia per noi un anno buono e dolce.Durante il seder di Rosh Hashanà è uso mangiare uno spicchio di mela intinto nel miele per simboleggiare la dolcezza che ci auguriamo di provare durante l’anno che sta per iniziare. Attraverso il gusto del miele chiediamo a Dio di poter assaporare solo cose buone e di poter ricevere in dono un…

    NEWS

    Al Tempio Maggiore di Roma il ricordo delle vittime della strage di Monaco ‘72

    Di Sarah Tagliacozzo

    Al Tempio Maggiore la Comunità ebraica di Roma ed il Centro Sportivo Dilettantistico “Maccabi  Roma” hanno ricordato gli undici atleti uccisi brutalmente da terroristi palestinesi durante le Olimpiadi di Monaco del 1972.  Il 22 settembre coincide con la data ebraica della strage avvenuta 50 anni fa quando, il 5 settembre, membri del gruppo terroristico ‘Settembre Nero’ irruppero nel cuore della…

    Cultura

    All’Istituto giapponese di cultura presentato “Persona non grata”, il film sul diplomatico che salvò 6000 ebrei

    Di Nicola Roumeliotis

    Il 22 settembre presso l’Istituto giapponese di cultura a Roma si è tenuto un evento eccezionalmente importante: la proiezione, organizzata dall’Ambasciata del Giappone in Italia, del film “Persona non grata” (tit. originale “Sugihara Chiune”) di Cellin Gluck.Una coproduzione tra Giappone, Polonia ed Usa basata su una storia vera, quella di Sugihara Chiune, diplomatico giapponese, scomparso nel 1986, in servizio come…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    A che servono le feste

    Di Rav Riccardo Di Segni

    Siamo abituati per tradizione a interpretare i fatti che avvengono intorno a noi, trarne delle previsioni e degli insegnamenti. Il fatto che quest’anno, proprio alla vigilia di Rosh ha Shanà, si vada a votare per il nuovo parlamento (noi ovviamente dobbiamo farlo prima del tramonto) è carico di significati. Anno nuovo, vita nuova; e noi ripetiamo la frase “che finisca…

    Cultura

    Shabbat Shalom. Il rinnovamento dell'umanità dialoghi con Riccardo Shmuel Di Segni e David Meghnagi a cura di Dario Coen

    Di Michelle Zarfati

    Raccontare lo Shabbat in tutte le sue sfaccettature è possibile e ci riesce magistralmente il libro “Shabbat Shalom. Il rinnovamento dell'umanità”, curato da Dario Coen, dal Rabbino Capo di Roma Rav Riccardo Shmuel Di Segni e dallo psicoanalista e professore David Meghnagi. Il volume fa parte di un ampio progetto che si colloca nella collana "Roma ebraica" del Dipartimento Beni Attività…

    Cultura

    Esposta al Museo Ebraico di Roma una lastra sepolcrale che attesta la più antica presenza ebraica in Italia

    Di Michelle Zarfati

    Gli ebrei romani amano definirsi “più romani dei romani”, e no, non è affatto un’iperbole. La Comunità Ebraica di Roma può infatti vantare una presenza nel territorio di 22 secoli ininterrotti. Una Comunità profondamente radicata nella Capitale che è riuscita, nonostante gli accadimenti storici, a resistere praticamente a tutto. A tal proposito domenica 18 settembre, in occasione della ventitreesima edizione…