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    Abbiamo incontrato Sandrine Kiberlain, la regista de “Une jeune fille qui va bien” a Roma all’interno de “Rendez- Vous”, la kermesse italiana dedicata al nuovo cinema francese. Une jeune fille qui va bien” è l’opera prima di Sandrine Kiberlain, anche se la Kiberlain non è nuova nel mondo del cinema. Attiva già dagli anni 90 come attrice, ha lavorato  con i maggiori registi francesi, e molte volte accanto il suo ex marito Vincent Lindon. 

     

    La sua opera prima da regista ha un sapore autobiografico: “La mia famiglia sono ebrei di Polonia. E molte cose che racconto in questo mio primo film sono reminiscenze dai racconti della mia nonna”. Infatti Irene la protagonista del film è una giovane ragazza ebrea a Parigi nel 1942 alle prese con i suoi sogni artistici, i suoi amori e le leggi razziali : “La guerra non si vede nel film e non ho voluto ricreare quel periodo storico, ma solo e soprattutto i sentimenti e le ambizioni di una ragazza di quei anni li. Che non sono molto diversi da quelli di oggi.” Bisogna ammettere che Sandrine Kiberlain è riuscita alla grande. “Une jeune fille qui va bien” rispetta le regole del gioco cinematografico e ci offre un punto di vista inedito. Sarà nelle sale il 28 di Aprile.

    Cultura

    “Racconto la Francia che non proteggeva i suoi cittadini” Intervista a Sandrine Kiberlain

    Di Nicola Roumeliotis

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    Cultura

    “Racconto la Francia che non proteggeva i suoi cittadini” Intervista a Sandrine Kiberlain

    Di Carla Di Veroli

    Abbiamo incontrato Sandrine Kiberlain, la regista de “Une jeune fille qui va bien” a Roma all’interno de “Rendez- Vous”, la kermesse italiana dedicata al nuovo cinema francese. Une jeune fille qui va bien” è l’opera prima di Sandrine Kiberlain, anche se la Kiberlain non è nuova nel mondo del cinema. Attiva già dagli anni 90 come attrice, ha lavorato  con i…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Metzora’: Il penitente per eccellenza

    Di Donato Grosser

    Alla fine della parashà di Beha’alotekhà è raccontato che Miriam, sorella di Moshè, disse alcune parole critiche su di lui. Per questo fu punita con la tzara’at. Aharon chiese a Moshè di pregare per la guarigione della sorella maggiore dicendo: “Non lasciare che [Miriam] sia come un morto” (Bemidbàr, 12:12). Rashì (Troyes, 1040-1105) commenta che da qui impariamo che chi è colpito da tzara’at è paragonato a un morto.             R.…

    Cultura

    A Pesach la crostata al cioccolato

    Di Giulia Gallichi Punturello

    Due giorni consecutivi di festa spesso sono estenuanti. Ricordo la gioia in Israele di non dover pensare a tanti pasti consecutivi e soprattutto non dover apparecchiare e sparecchiare continuamente per il secondo giorno di festività. Nonostante questa gioia però c’è sempre stato qualcosa che, come ebrea diasporica, mi mancava e non sono riuscita a capire cosa fosse fino a quando…

    ISRAELE

    Eliminato il terrorista dell’attentato a Tel Aviv

    Di Redazione

    Dopo la caccia all’uomo nella notte, alle prime ore del mattino le forze di sicurezza hanno eliminato il terrorista che ha compiuto l’attentato ieri sera a Tel Aviv, uccidendo due israeliani e ferendo 12 persone. Il terrorista è stato identificato come Ra'ad Fathi Zaydan (28 anni), un arabo palestinese di Jenin: prima localizzato dall'Agenzia per la sicurezza israeliana (Shin Bet) mentre…

    ISRAELE

    Israele, sviluppatori informatici si mobilitano per i rifugiati ucraini

    Di Silvia Haia Antonucci

    Sono tante le difficoltà che i rifugiati ucraini incontrano all’arrivo nel Paese d’accoglienza.  Allo scopo di facilitare la loro integrazione, settanta sviluppatori israeliani del settore high-tech hanno creato applicazioni e software, gareggiando in una sfida informatica, l’Hackathon “Code4Ukraine - Hack the Refugees Crisis”.L’iniziativa, a cui hanno aderito diverse società high-tech, è stata promossa da Elya Livshitz, manager dell’azienda israeliana Guesty,…

    ISRAELE

    Israele, sviluppatori informatici si mobilitano per i rifugiati ucraini

    Di Silvia Haia Antonucci

    Sono tante le difficoltà che i rifugiati ucraini incontrano all’arrivo nel Paese d’accoglienza.  Allo scopo di facilitare la loro integrazione, settanta sviluppatori israeliani del settore high-tech hanno creato applicazioni e software, gareggiando in una sfida informatica, l’Hackathon “Code4Ukraine - Hack the Refugees Crisis”.L’iniziativa, a cui hanno aderito diverse società high-tech, è stata promossa da Elya Livshitz, manager dell’azienda israeliana Guesty,…

    ISRAELE

    Tel Aviv. Le vittime dell’attentato sono Tomer Morad e Eytam Magini

    Di Redazione

    Sono Tomer Morad, 28 anni, ed Eytam Magini, 27 anni, le vittime dell’attentato terroristico avvenuto ieri sera a Tel Aviv. Amici d’infanzia, i ragazzi erano cresciuti a Kfar Saba ma vivevano a Tel Aviv.“Hanno accettato di incontrarsi con gli amici in un pub, sono arrivati presto e li ha colti l’attacco terroristico. Eytam e Tomer erano persone che avrebbero sicuramente…

    NEWS

    “Se so’ fatti ricchi in sogno”: torna la commedia in giudaico-romanesco

    Di Giorgia Calò

    Tornare a sorridere a teatro con le commedie in giudaico romanesco. Dopo due anni di stop, la Compagnia Quasi Stabile di Alberto Pavoncello torna sul palco con lo spettacolo “Se so fatti ricchi in sogno”, che ha debuttato al Teatro Marconi giovedì 7 aprile e andrà in scena anche il 9 e il 10 aprile. Da diverso tempo la Compagnia…

    ISRAELE

    «La dimensione partecipativa è il motore d’Israele» - La testimonianza di Miky dalla scena dell’attentato a Tel Aviv  

    Di Ariela Piattelli

    I giovani riempivano le strade, i locali, i tavoli all’aperto, come ogni giovedì sera a Tel Aviv. La prossima settimana è Pesach, il caldo è arrivato, e c’è quella sensazione di una festa che sta per arrivare. Poi gli spari, il panico, i feriti, i morti, la fuga dell’assassino. Tutto in una rapidissima sequenza, che gli israeliani conoscono bene. I…