Skip to main content

Ultimo numero Maggio – Giugno 2025

Scarica il Lunario

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    Un cittadino israeliano di 22 anni, Levan Kogeashvili, è stato ucciso da colpi di arma da fuoco durante le violente rivolte in Kazakistan, vicino alla sua casa nella città di Almaty. Lo riportano vari media israeliani.

     

    Decine di persone sono morte durante gli scontri nell’ultima settimana hanno infiammato il Kazakistan, e gli edifici pubblici in tutto il paese sono stati saccheggiati e dati alle fiamme.

     

    Kogeashvili, residente in Kazakistan, sarebbe stato raggiunto da colpi di arma da fuoco mentre guidava la sua auto e andava a lavoro venerdì, a quanto riferisce la famiglia del ragazzo.  “Nessuno sa chi ha sparato, se le forze locali o i manifestanti” ha detto un famigliare del ragazzo.

     

    Secondo la famiglia di Kogeashvili, il ragazzo non era coinvolto nei disordini: “Proprio accanto alla sua casa, una serie di colpi è stata sparata contro il suo veicolo. Nessuno sa chi ha sparato, se le forze locali o i manifestanti. A quanto pare hanno sparato contro il suo veicolo”, ha detto Rostislav Edelstein, un parente di Kojiashvili.

     

    Il Ministero degli Esteri israeliano ha aggiunto che si sta lavorando con le autorità locali per portare la salma di Kojiashvili in Israele per la sepoltura.

     

    Il 6 gennaio il ministero degli Esteri ha emesso un avviso di viaggio, consigliando a tutti gli israeliani di evitare di recarsi in Kazakistan.

     

     Il presidente kazako Kassym-Jomart Tokayev, da parte sua, ha dichiarato venerdì in un discorso televisivo di aver ordinato alle sue truppe di sparare per reprimere la rivolta nazionale.

    NEWS

    Cittadino israeliano ucciso nelle rivolte in Kazakistan

    Di Redazione

    Un cittadino israeliano di 22 anni, Levan Kogeashvili, è stato ucciso da colpi di arma da fuoco durante le violente rivolte in Kazakistan, vicino alla sua casa nella città di Almaty. Lo riportano vari media israeliani. Decine di persone sono morte durante gli scontri nell’ultima settimana hanno infiammato il Kazakistan, e gli edifici pubblici in tutto il paese sono stati saccheggiati…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Preghiere durante la pandemia – Intervista a Rav Jacov Di Segni

    Di David Di Segni

    La pandemia ha cambiato completamente il nostro stile di vita, anche nella sua componente culturale. Un fenomeno che si è già verificato anche durante le epidemie nel passato, come emerge dai documenti dell’Archivio Storico della Comunità Ebraica di Roma, quando il distanziamento imponeva le chiusure dei luoghi pubblici, incluse le sinagoghe. Le preghiere venivano così recitate dai rabbini affacciati alle…

    ISRAELE

    Duri scontri al Parlamento israeliano sulla “legge elettrica” che avvantaggia le abitazioni illegali arabe

    Di Ugo Volli

    Forse sei mesi fa in Israele qualcuno si era illuso che la costituzione di un nuovo governo composto da sinistra estrema e moderata, destra e anche da un partito arabo (in sostanza tutti i nemici di Netanyahu, con l’esclusione del Likud e dei religiosi), avrebbe finalmente portato a una gestione tranquilla della vita politica e alla diminuzione delle tensioni fra…

    Cultura

    Addio a Yoram Taharlev, il paroliere d’Israele

    Di Davide Spagnoletto

    Con la morte di Yoram Taharlev, scomparso a 83 anni, Israele perde uno dei suoi autori più prolifici e longevi. Nella sua autobiografia raccontava di aver cominciato a scrivere a 7 anni nel kibbutz Yagur dove era nato nel 1938. La sua prima poesia l’aveva ricopiata diligentemente su un quadernino che gli avevano regalato i genitori – lituani e pionieri…

    Cultura

    Alla ricerca del Pan di Spagna perfetto

    Di Giulia Gallichi Punturello

    “Non aver paura della perfezione, non la raggiungerai mai.” Così diceva Salvador Dalì e probabilmente questo pensiero universalmente valido, si addice alla perfezione ai tempi che stiamo vivendo. Siamo stati a lungo convinti di poter tenere sotto controllo alcuni aspetti della nostra vita, ma da quasi due anni a questa parte ne abbiamo perso completamente l’aspirazione. Stiamo imparando che le…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Bò: Perché in alcuni mesi si celebrano due giorni di Rosh Chòdesh

    Di Donato Grosser

    La prima mitzvà data al popolo d’Israele mentre si apprestava ad uscire dall’Egitto è quella del Kiddùsh Ha-Chòdesh (“santificazione o designazione del mese”) cioè di stabilire l’inizio di ogni mese. Nella Torà è  scritto: “L’Eterno parlò a Moshè e ad Aharon nel paese d’Egitto, dicendo: Questo mese sarà per voi il primo dei mesi: sarà per voi il primo dei mesi dell’anno” (Shemòt, 12: 1-2).            L’autore…

    ISRAELE

    Gerusalemme, il direttore dell’ospedale: “Gennaio sarà tra i mesi più difficili della storia”

    Di Redazione

    In un’intervista al quotidiano israeliano Yediot Aharonot, il direttore di un ospedale di Gerusalemme ha detto che gennaio sarà uno dei mesi più difficili non solo dall'inizio della pandemia Covid-19, ma della storia di Israele, prevedendo che i pronto soccorso saranno pieni di pazienti. Omer Merin, direttore dello Shaare Zedek Medical Center nella capitale israeliana, ha detto al quotidiano che gli…

    NEWS

    Il tricolore a Tripoli

    Di Gérard David Journo

    Per un ragazzino, le istituzioni sono qualcosa di molto astratto e i grandi cercano di farle capire coi simboli. Per esempio, la mattina a scuola a Tripoli si faceva l'alza bandiera con due drappi, il nostro quello italiano, e uno simile con delle strisce orizzontali di colore verde, rosso e nero con al centro la mezza luna e la stella…

    NEWS

    Il tricolore a Tripoli

    Di Francesco Rutelli e Barbara Palombelli

    Per un ragazzino, le istituzioni sono qualcosa di molto astratto e i grandi cercano di farle capire coi simboli. Per esempio, la mattina a scuola a Tripoli si faceva l'alza bandiera con due drappi, il nostro quello italiano, e uno simile con delle strisce orizzontali di colore verde, rosso e nero con al centro la mezza luna e la stella…

    NEWS

    Il tricolore a Tripoli

    Di Francesco Rutelli e Barbara Palombelli

    Per un ragazzino, le istituzioni sono qualcosa di molto astratto e i grandi cercano di farle capire coi simboli. Per esempio, la mattina a scuola a Tripoli si faceva l'alza bandiera con due drappi, il nostro quello italiano, e uno simile con delle strisce orizzontali di colore verde, rosso e nero con al centro la mezza luna e la stella…